UN NUOVO ANNO SCOLASTICO CON I PROBLEMI DI SEMPRE

07.10.2011 12:54

 
di Antonio Faracca
 

L’anno scolastico appena cominciato “saluta” la qualifica professionale degli Istituti Professionali Alberghieri approvata con il Progetto 92 conosciuta come Brocca che prevedeva diciotto ore di attività laboratoriali ridotte quest’anno a quattordici ore quindi meno quattro ore.
La nuova Riforma Professionale degli Istituti Alberghieri rinominata “Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera” è strutturata in tre articolazioni: Enogastronomia; Sala e Vendita e Accoglienza Turistica.   Gli Istituti Alberghieri sono stati suddivisi in due bienni e un quinto anno con una notevole riduzione delle ore di laboratorio. Nel biennio comune nuovo ordinamento sono previste quattro ore di laboratorio mentre nel vecchio ordinamento erano previste sei ore di laboratorio quindi meno due ore. Il secondo biennio nuovo ordinamento prevede sei ore di attività laboratoriali e un quinto anno quindi rispetto alla qualifica professionale Progetto 92 vi è una riduzione di

dodici ore di laboratorio. Le diciotto ore di laboratorio del Progetto 92 sono state “spalmate” con la nuova riforma al terzo, quarto e quinto anno. Il laboratorio deve essere una spazio opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività nel contesto della simulazione del lavoro di un albergo. Dal punto di vista formativo, il laboratorio si caratterizza per l’attività che si svolge, che investe il soggetto operante, ovverosia l’alunno. Tramite le esercitazioni pratiche lo studente domina il senso del suo apprendimento, perché produce e opera concretamente, perché “facendo” sa dove vuole arrivare e perché. Quindi nel laboratorio il sapere diviene conoscenza in azione, essenzialità e concretezza operativa. Con questa riforma e i tagli inferti al comparto scuola si indebolisce la conoscenza in azione costruendo un percorso formativo su di un castello di sabbia. L’attività laboratoriale è fondamentale per le materie di indirizzo che diventano luogo dove studiare e apprendere direttamente l’esperienza pratica. Occorre quindi investire nella formazione professionale alberghiera rendendola competitiva con gli altri paesi europei. I giovani necessitano di una scuola che sappia dare loro una preparazione culturale e tecnica in linea con gli altri paesi Europei. Il disagio giovanile e anche questo. . Va inoltre ricordato che gli Istituti Professionali Alberghieri di Stato dovrebbero essere delle scuole albergo dove l’allievo dal primo anno di frequenza deve trovare tutte quelle caratteristiche tipiche di una struttura ricettiva. Invece la realtà è ben diversa, strutture fatiscenti e non corrispondenti alla tipicità alberghiera.
Occorre investire nella scuola rendendola luogo di aggregazione, recupero delle devianze giovanile, luogo di formazione e cultura, una scuola aperta al territorio, edifici scolastici a norma e accoglienti che rendono piacevole lo studio. Oggi la scuola non ha una sua identità ben precisa, è una continua precarietà dove tutto è affidato alla volontà del dirigente scolastico, ai docenti e al personale tutto  che con abnegazione cercano di affrontare i disagi a tutela dei discenti che hanno il diritto di essere rispettati e accolti in una vera scuola.
 

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