STORIA, TRADIZIONE E COLORI DELLA VENDEMMIA CON LE PREVISIONI DEL 2012

11.09.2012 22:49

 

La parola vino è antichissima e gli etimologici discutono se ne farla derivare da una radice del sanscrito “Venas” piacevole da cui “Venus” (Venere) oppure dall’antico ebraico “Lin”” che attraverso il greco “oinos” sarebbe arrivato ai latini. Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e tutti i miti sono concordi nell’attribuire a Dioniso, dio del vino, l’introduzione della cultura della vite tra gli uomini. La vite è una pianta antichissima e secondo la classificazione botanica appartiene alla famiglia delle Vitacce, anticamente chiamata Ampelidacee. La specie più nota è la Vitis Vinifera da cui si ricava il vino. Il vino accompagna il nostro pasto, è il simbolo della festa e dell’allegria e rappresenta il simbolo liturgico. Gesù inizia la sua missione trasformando l’acqua in vino a Cana. Che cos’è la vendemmia? La vendemmia è la raccolta delle uve e si esegue quando il contenuto zuccherino degli acini è in quantità tale da permettere di ricavarne un vino con un determinato grado alcolico.

Tuttavia la scelta del momento più opportuno per la raccolta dei grappoli non dipende solo dalla percentuale di zuccheri nell’uva, ma piuttosto dall’equilibrio tra la quantità di zuccheri e quelli di acidi. Il rapporto tra le due quantità è chiamato indice di maturazione. Ad esempio nel periodo di agosto e settembre si raccolgono le uve a maturazione precoce, le uve per lo spumante secco e quello per produzioni di certi vini speciali, settembre e ottobre è il periodo in cui si vendemmia la maggioranza delle uve ed infine ottobre, novembre e a volte dicembre le uve le uve a maturazione tardiva e quelle che si lasciano appassire sulla pianta per produrre certi vini passiti.

Fin qui gli aspetti storici e tecnici legati al vino.  Parliamo adesso di previsione della vendemmia 2012 che  causa il forte caldo di questa stagione si è dovuto anticipare la raccolta delle uve. La Confagricoltura sulla base di un primo esame dei dati raccolti dall’Osservatorio vitivinicolo, che conta un campione di oltre 700 aziende tra le più prestigiose nel panorama nazionale, e che nei prossimi giorni, come ogni anno, fornirà un dettagliato resoconto dell’andamento della vendemmia 2012”.

“Ci attendiamo una diminuzione delle rese dal 10 al 20%. Particolarmente evidente in Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Se il caldo degli ultimi mesi, però, dovesse protrarsi anche in settembre il calo potrebbe essere maggiore; se viceversa le condizioni climatiche saranno favorevoli potremmo recuperare margini produttivi”.

“Anche per quanto riguarda la qualità - continua Confagricoltura - il prossimo mese sarà determinante. Attualmente l’uva è sana e se arriveranno le tanto auspicate piogge potremmo confermare una produzione ottima.” Il Ministro dell’Agricoltura Mario Catania, afferma  “In alcune zone è stata pesantemente intaccata la potenzialità dei vigneti, e per questo ci aspettiamo una vendemmia che sarà forse tra le peggiori, in quantità, mai avute in Italia”. Sarà la seconda vendemmia più scarsa dal 1950, con uve in calo del 3,5% rispetto all'anno scorso e dell'8% in confronto alla media degli 5 anni. La vendemmia 2012 produrra' 41,2 milioni di ettolitri di vino (nel 2011 erano stati 42,7 milioni di ettolitri), secondo le prime stime dell'Associazione dei tecnici vitivinicoli italiani. il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli - qualitativamente per i vini bianchi si prevede una produzione di buon livello, con una discreta freschezza e una certa potenzialita' olfattiva, ma senza particolari picchi se non per quei prodotti da uve da vigneti soccorsi con adeguate irrigazioni o ubicati in particolari contesti geografici come la Valtellina e l'Alto Adige. Molto ottimismo rimare per i vini che saranno ottenuti da uve a bacca rossa, per i quali sono possibili livelli di tutto rispetto''.

Per le quantita', le condizioni climatiche hanno diviso l'Italia in due: Centro Nord - Lazio compreso - con cali che vanno da -5% a -15%, Centro Sud invece che mantiene i livelli dell'anno scorso o addirittura li aumenta fino al 10%. Lombardia, Trentino e Toscana le regioni con minor produzione (-15%), secondo Assoenologi, mentre quelle che incrementano la propria produttivita' rispetto allo scorso anno sono la Campania e la Sicilia, con +10%. (Fonte: elopress.it e wine news)

Il vino, per concludere,  è anche leggenda e vi voglio raccontare una molto significativa con un messaggio ben preciso. Bacco in viaggio in Arabia, per riposare un momento, siede vicino a una giovane e rigogliosa vite che, dopo aver deciso di portare con se, sradica introducendola, per ripararla dal sole, in un osso di uccello; essendo poi cresciuta, la ripone in un osso di leone e ancora successivamente nel cranio di un asino.

Giunto a Nisa, mette il tralcio nella terra e assiste alla sua crescita con produzione di grappoli d’uva meravigliosa dai quali ottiene un dolce vino che dà a bere agli uomini. Questi diventano allora loquaci, forti come leoni, ma bevendo quel nettare così esageratamente diventano simili agli asini. Da queste leggende si desume che fin dai primi tempi gli effetti del vino sono noti e che le stesse narrazioni sono utili per allontanare gli uomini dal vizio; e che Bacco è il primo ad insegnare agli uomini il modo di coltivare la vite e l’uso del vino.


Tratto da DIgilander

—————

Indietro