QUANDO UN LIBRO SI PUO’ LEGGERE E GUARDARE. NELL’OPERA PRIMA DELLA GIORNALISTA KATIUSCIA LANERI “Viaggio di Vita di Videoreporter “ SI RACCONTA LA STORIA DELLA GIOVANE CLARA

07.11.2011 13:19

di Anita Laudando


«La vita è una scala. Se uno scalino sta per rompersi tendi per istinto a saltare subito su quello successivo».

Mercoledì 9 novembre presso la storica libreria romana "Il Filo" sita in via Basento 52, ai Parioli, la presentazione del libro "Viaggio di vita di video reporter", opera prima della telegiornalista Katiuscia Laneri, edizioni Albatros 2011.

Clara è su un treno. Non sappiamo dove è salita né dove scenderà. Non sappiamo che ora è, né se faccia caldo o freddo, eppure riusciamo a sentirne il respiro. Pochi personaggi, tra cui una studentessa, una suora ed un uomo, fanno da spunto per un lungo racconto che è anche una lezione di video giornalismo. All'inizio l'autocelebrazione della protagonista quasi infastidisce il lettore abituato a personaggi ricercati e fintamente modesti, poi, d'un tratto, è come se la telecamera chiusa nello zainetto tra le braccia di Clara, cominciasse a proiettare immagini sulla pagina stampata.

Il realismo e il ritmo della narrazione incatenano il lettore che si trova, suo malgrado, davanti ad uno specchio perché è vero per tutti che «non c'è attimo che possa ripetersi, non c'è momento che possa essere rimandato, non c'è vita che possa essere rivissuta».

Con la stessa abilità con la quale Clara racconta di tessere le sue creazioni ad uncinetto, Katiuscia Laneri struttura la sua autobiografia sottoforma di un romanzo senza pelle. Impossibile non sentirne il sangue in ogni riga, impossibile non apprezzare il coraggio di una donna sempre pronta a rimettersi in gioco.

Clara/Katiuscia è una guerriera del mondo contemporaneo, capace di investire e scommettere dove altri gettano la spugna e per questo rispondere all'affermazione: «Sai, fuori ci sono più opportunità» ... «Non credo. Fuori ci sono soltanto altri napoletani in gamba che non avendo trovato spazio nella propria città hanno messo a disposizione della concorrenza le proprie capacità rendendola più forte e facendo così una sorta di auto goal!».

Ci si accorge di essere sulla carrozza del treno completamente ammaliati da una bella signora senza età, convinta che le possibilità della vita si costruiscono anche in una città difficile come Napoli a cui l'autrice dedica l'opera nella prima di copertina: "...dalla quale ho solo da imparare ogni giorno con i suoi pro e i suoi contro".

Anche il titolo voluto rigorosamente con le tre V in maiuscolo sono un inno alla gioia di vivere, perché unite formino: W la Vita!

Viaggio di Vita di Videoreporter è "un continuo sfogliare in questo presente le pagine della memoria con episodi che si inseriscono gli uni negli altri, senza sosta", così lo descrive nella prefazione Cecilia Coppola, scrittrice e presidente dell'Associazione Nazionale Onlus Cypraea, a cui aderisce l'autrice,  che da oltre un quarto di secolo è impegnata in scambi culturali tra i giovani di tutto il mondo.

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