PELLEGRINO ARTUSI AMBASCIATORE DELLA CULTURA GASTRONOMICA

24.02.2011 18:43

 


 

Pellegrino Artusi nato a Forlimpopoli il 4 agosto 1820 è stato un critico letterario, scrittore e gastronomo italiano. L’Artusi può essere considerato il padre della cucina italiana e il merito che gli viene riconosciuto è quello di avere operato una fusione fra la tradizione culinaria toscana e quella dell'Emilia Romagna inserendo suggestioni provenienti da altre regioni e da Paesi stranieri.

Per la prima volta veniva proposto un modello dove i rigorosi confini delle tradizioni culturali regionali, divise in Nord, Centro e Sud, venivano abbattuti per ricreare un insieme armonioso, in linea con il momento storico dell'unificazione nazionale. L’opera che ha reso nota la figura di Pellegrino Artusi è una raccolta di 790 ricette della cucina casalinga di tutta Italia dal titolo La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene,  frutto del lavoro di documentazione e scrittura dell’autore accompagnato dall’indispensabile sperimentazione da parte dei suoi cuochi e servitori Francesco Ruffilli e Marietta Sabatini.  Nel 1891 il testo fu consegnato in forma di manoscritto all’Editore Landi, che ne pubblicò a spese dell’autore la prima edizione. L’opera è un vero manoscritto che vuole raccontare la cultura e la tradizione enogastronomica dell’Italia e valorizzare le risorse alimentari locali. Il 30 marzo 2011 a Firenze si festeggia l'inizio dell'Anno Artusiano. Pellegrino Artusi, a cent’anni dalla morte, con il suo testo "La scienza in cucina" ha contribuito alla diffusione della lingua italiana moderna. Per questa ricorrenza la città di Firenze e di Forlimpopoli hanno deciso di omaggiare la figura dell’Artusi con un convegno, in collaborazione con l’Accademia della Crusca, dal titolo "Artusi e la lingua. La lingua della cucina prima e dopo Artusi". Inoltre il Comune di Firenze, con la Provincia di Firenze, coinvolgerà gli Istituti alberghieri di Firenze con un concorso a finalità didattiche con rivisitazioni delle ricette dell’Artusi contenute nel libro "La Scienza in cucina". All'interno di quest'iniziativa ci sarà anche uno spettacolo culturale con letture da parte di un attore di alcune delle più famose ricette dell’Artusi, accompagnato da un musicista, e sarà attiva la promozione "Artusi Week" con degustazioni di menù ispirati alle ricette del celebre maestro di cucina. Le iniziative per il centenario della morte Pellegrino Artusi vedranno impegnato l'Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Chianciano Terme il 25 febbraio con la collaborazione del  Museo del Tartufo di San Giovanni d'Asso (Siena), propone una cena artusiana dal titolo "L'Italia... unita a tavola". La serata sarà preceduta, alle ore 17, da un convegno sulla figura e sull'opera di Pellegrino Artusi nella costruzione dell'identità culturale italiana dal punto di vista storico, gastronomico e linguistico, al quale interverranno Luciano Artusi, discendente del grande Pellegrino, Gianfranco Molteni direttore del Museo del Tartufo di S. Giovanni d'Asso, il prof. Umberto Campanini, esperto di alimentazione, Alberto Baraldi, fiduciario della condotta Slow Food di Chianciano-Chiusi e le prof. Patrizia Ciolfi e Paola Bernardini. "La scienza in cucina" è un testo di facile consultazione con ricette chiare e di semplice esecuzione. La prefazione enuncia: “la cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria. Diffidate dei libri che trattano di quest'arte: Sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi: al più al più, tanto dagli uni che dagli altri potrete attingere qualche nozione utile quando l’arte la conoscete. Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino non credo sia necessario per riuscire, di nascere con una cazzaruola in capo basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, che questa vi farà figurare”.

L’Unità d’Italia, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni, ha trovato una perfetta sintesi a tavola trent’anni più tardi, nel 1891, data di pubblicazione della prima edizione de “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” del romagnolo Pellegrino Artusi, considerato il primo decodificatore della cucina regionale del Belpaese. Taccuino storici.it rende noto che da un'indagine fatta su scala nazionale emerge che la cucina e i piatti della tradizione italiana sono l'aspetto più rappresentativo dell'identità nazionale per il 46% degli italiani e ad unire l'Italia da un punto di vista gastronomico ci pensò per la prima volta Pellegrino Artusi con il suo ricettario.

 

 

 

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