L'EYEBALLING, OSSIA LA VODKA NEGLI OCCHI. POLEMICHE E STUPORE SULLA NUOVA E ALLUCINANTE MODA DELLO SBALLO DEI GIOVANI

16.05.2011 11:55

 

 

L'eyeballing, importato da campus francesi e inglesi, pupille aperte e vodka versata come fosse un collirio, provoca un effetto immediato dal momento che l’alcol filtra attraverso le mucose ed entra nel flusso sanguigno. In cosa consiste l’eyeballing? Molto semplice: si fa aderire l’imboccatura della bottiglia o del bicchiere all’occhio e si versa vodka direttamente sul bulbo oculare. Nato nei campus del Regno Unito e prima ancora in quelli americani o viceversa (ma è difficile stabilirne l’esatta provenienza), questo fenomeno è approdato in Francia, scrive Le Figaro reso popolare da YouTube. Questa è una tendenza marginale in Francia, fa parte del desiderio dei giovani di testare i loro limiti“, afferma Patrice Huerre, psichiatra infantile e autore di ‘Alcol e adolescenza, giovani in cerca di ebbrezza.

Patrice Huerre tiene a precisare che L’alcolizzazione degli adolescenti ha assunto importanza negli ultimi anni, la ricerca di fonti di emozioni e anche l’assunzione di rischi”, aggiunge Huerre. “Vogliono far colpo e cosa più importante, che le loro esperienze non siano state testate dalla generazione precedente“. Con l’ eyeballing è il gesto che premia perché ubriachezza per via oculare non esiste. “L’assorbimento di alcool da parte dell’occhio è molto basso rispetto a quello orale, l’alcol, non passa se non per una minima quantità nel sangue“, ha spiegato Jean-Antoine Bernard, direttore scientifico della Società francese di Oftalmologia (SFO). “E non aumenta il tasso alcolemico nel sangue, i giovani che praticano questo gioco sono probabilmente già ubriachi prima“, aggiunge l’oftalmologo.

DANNI IRREPARABILI - Per Patrice Huerre, la novità nel rapporto tra i giovani e l’alcool non consiste tanto nel tipo di esperienze si fanno,  ma nell’età in cui si praticano. “Prima, questa tendenza all’alcolizzazione toccava soprattutto i licei, ora si è spostata ai college e interessa i ragazzi  di undici, dodici e tredici anni”, osserva. “Il problema è che a quell’età, non hanno il senso del pericolo delle loro azioni. E nel caso dell’ eyeballing i danni possono essere irreparabili”. “Queste pratiche possono danneggiare la superficie dell’occhio, soprattutto se si ripetono” dice il Dott. Bernard. Ma può essere sufficiente anche una sola volta per causare problemi definitivi alla vista. Nel caso di un giovane alcolizzato, che sprofonda in un coma etilico per esempio, l’alcool andrà a stagnarsi sulla superficie dell’occhio per un certo tempo e danneggerà la cornea e la membrana sottostante. Risultato: una visione offuscata definitivamente.

SEGNALE D’ALLARME - Fortunatamente, nessun incidente legato a questo passatempo sembra essere stato segnalato in Francia. Ma Patrice Huerre vuole essere prudente: “I genitori dovrebbero far arrivare https://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR5aTXTzZEPqOacqIOhaK5gnqz9mQczCNGzpWX4SA2YvIVMsYJUmessaggi di prevenzione ai loro figli, anche se ovviamente non si può impedire tutto“. “In caso di passaggio all’atto come rivalsa, tuttavia, dovrebbero considerarlo come un segnale d’allarme - mette in guardia lo psichiatra infantile – e vedere se il giovane non ha bisogno di essere aiutato“.

Questa nuova tendenza della cultura planetaria non trova nessun commento, è solo una forma di esibizionismo che offende l’intelligenza dell’uomo. Le più antiche testimonianze dell'esistenza della vodka risalgono al 4500 a.C.: a quell'epoca viene infatti risalire la famosa pittura rupestre nei pressi di Mosca nota come pittura di Bassamira, nella quale sono immortalati uomini seduti attorno al fuoco in compagnia di tigri zannute, tutti allegramente ubriachi, a cantare canzoni patriottiche.

 La vodka è un distillato plurimo di cereali con una sua storia e una sua cultura nel berla. La vodka in Russia ha un significato particolare, essendo parte della cultura, passata ma anche presente, del più grande Paese del Mondo. Esiste una vera e propria cultura della vodka, una sorta di codice che ne regolamenta l'uso nella tradizione russa in ogni famiglia. Vodka liscia, vodka al miele, vodka alle erbe, vodka ucraina, vodka al peperoncino, vodka proveniente dalle varie regioni della Russia, da città sconosciute e da località remote. Vodka rossa, vodka al grano saraceno, vodka da 100 a 1000 rubli la bottiglia, vodka scura, vodka filtrata nell'argento, nell'oro e nel platino. La vodka è tutto questo. A casa, ad ogni cena o pranzo che si rispetti, la vodka è sempre protagonista sulla tavola e la “cerimonia” da seguire è semplice e va rispettata. Il padrone di casa, o chi da quest'ultimo indicato, apre la bottiglia e riempie i bicchierini, chiamati stakanciki, che stanno appoggiati al tavolo e non tenuti in mano. Una volta riempiti i bicchierini chi designato proclama il tost, in pratica si dice il motivo per cui si beve, e si butta giù tutto d'un fiato la vodka dopo aver ”scontrato” i bicchieri per condividere il tost stesso. Subito dopo è necessario mangiare un boccone, in maniera da assorbire il gusto e placare l'effetto della vodka che, calma e decisa, scende nello stomaco. Generalmente si accompagna il bicchierino con un cetriolo marinato in acqua e sale, una fettina di lardo condito con peperoncino e aglio, o ancora una tartina al caviale rosso o una fettina di salmone oppure, in mancanza di tutto questo, si può mangiare una fettina di limone e pepe o più semplicemente mangiare un pezzetto di pane nero. Lasciare sempre una bottiglia di vodka piena sulla tavola. È molto importante non bere soltanto, ma accompagnare ogni bevuta con del cibo, che assorbirà in gran parte l'acquetta.

La vodka è un simbolo di ospitalità e cortesia. Se si è ospiti e normale portare in dono al capo famiglia una bottiglia di vodka.

Diego Fontana si occupa di comunicazione e pubblicità da quasi un decennio e ha voluto lanciare una campagna pubblicitaria nel dire no all’alcol con un messaggio ironico, originale, chiaro e preciso.

 

 

 

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