LA NUOVA RIFORMA DELL’ISTRUZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERA TRA DUBBI E PERPLESSITA’

29.05.2011 11:43

Il CO.N.ITP Sindacato Nazionale autonomo delle scuole in compartecipazione con DIRPRESIDI sindacato dei Presidi e DEMETRAFORM centro di formazione professionale ha organizzato un convegno tematico presso l’ITIS “Galileo Ferraris” dal titolo: L’Istruzione Tecnica e Professionale e attuazione della flessibilità, percorsi di qualifica, ruolo del personale.

Il Presidente Nazionale CO.N.ITP Guastaferro Francesco ha introdotto i lavori del convegno evidenziando dubbi e perplessità sulla nuova riforma dell’Istruzione Tecnica Professionale Alberghiera che ha indebolito il percorso formativo, grazie ai tagli delle risorse economiche e alla riduzione del monte ore. La nuova riforma, definita dal Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, “epocale” non ha tenuto conto della tipicità di un indirizzo scolastico che si presenta atipico rispetto agli altri indirizzi. La riforma ha introdotto nel nuovo piano di studio la fisica e la chimica a discapito delle materie professionali. Va sottolineato che il fattore strategico per il successo nel turismo appare, quindi, costituito dalla qualità delle risorse umane impegnate nel settore, al cui sviluppo e potenziamento occorrerebbe dedicare particolare attenzione e percorsi formativi adeguatamente finalizzati. Le risorse umane devono essere formate con tematiche di studio specifiche ed una seria programmazione di attività pratica per dare modo all’allievo di acquisire una preparazione idonea spendibile nel settore turistico alberghiero. L’industria dell’ospitalità infatti deve fare i conti con una concorrenza crescente e con una clientela sempre più esigente e nonostante molti paventino una crisi occupazionale nel settore,  la realtà dimostra che la crisi esiste solo nel caso di figure non qualificate. Il mercato è  invece alla continua ricerca di personale all’altezza della nuova era dell’ospitalità per poter competere con la concorrenza sempre più forte che ormai lo caratterizza. L’ente di Formazione unico nato nel 1954 è l’Istituto Professionale Alberghiero con gli indirizzi di Sala e Bar, Cucina e Ricevimento. Il paradosso è una riforma che indebolisce e non mira alla costruzione di un sapere e saper fare in linea con le direttive Europee. Autorevoli ospiti hanno partecipato al convegno accolti dal Dirigente Scolastico Vincenzo Ciotola  del “Galileo Ferraris” ha voluto sottolineare che la scuola ha l’obbligo di guardare al territorio e costruire un percorso formativo innovativo che sappia formare delle figure professionali di elevata preparazione. Gli Istituti Alberghieri hanno bisogno di risorse economiche per formare studenti in grado di entrare nel mondo del lavoro.

Sono intervenuti al convegno: il Dott. Paolo Caldana Presidente Nazionale FIC Federazione Italiana Cuochi; Prof. Massa Donato Segretario Regionale Associazione Bartender & Mixologist; Prof. D’Ascoli Antonio Vice Presidente Nazionale CONITP; Dott.ssa Franzese Luisa Dirigente MIUR Vice Direttore Scolastico Regionale; Dott. Acocella Alberto in rappresentanza dell’Assessore Regionale alla Formazione Nappi Saverino; Dott. Ferrara Virginio Dirigente scolastico IPSSAR “De Medici”; Dott. Mottola Giorgio Responsabile regionale alternanza scuola lavoro nel suo accorato intervento ha ribadito la grande confusione che regna nella formazione professionale regionale, i fondi sono esigui e non aiutano. Sembra una guerra tra i poveri, continua il Dott. Mottola, occorre avviare un tavolo di confronto serio e costruttivo tra le varie istituzioni con progetti mirati alla formazione e non continuare a far finta che tutto proceda bene. Il Dott. Mottola nel concludere il suo intervento rivolgendosi al Dott. Acocella Alberto ha formulata una proposta di costituzione di cooperative di transizione scuola – lavoro da inserire nel piano regionale.

Un costruttivo confronto in questo convegno che non deve limitarsi a questo ma avviare da subito una fase nuova con fatti concreti e mirati a costruire un percorso formativo di “qualità”. L’esperienza non mi porta a essere fiducioso e penso che sono solo: “parole, parole, parole”.

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