GINO PAOLI:"LA VALLETTA PIU' IMPORTANTE DEL CANTANTE". GIANNI MORANDI:"LA PIRATERIA STA DISTRUGGENDO LA DISCOGRAFIA"

05.10.2011 15:27

 

Due grandi della musica a difesa di una musica che rischia di morire a causa dell'assenza di contenuti, di una scarsa valutazione delle nuove canzoni, della tv e della pirateria dilagante. In due convegni e contesti diversi Gino Paoli e Gianni Morandi hanno dato sfogo al loro pensiero criticandi duramente ciò che rischia di distruggere la nostra musica e oscurare i giovani artisti.
Gino Paoli attacca il Festival di Sanremo. Dalla cattedra di Area Sanremo, il concorso che premia i vincitori con l'accesso diretto al Festival nella sezione "Giovani", il cantante al Palafiori ha espresso questo giudizio:
''Il Festival di Sanremo? E' ormai uno spettacolo televisivo in cui è più importante la valletta che presenta del cantante che partecipa. Sanremo dovrebbe essere fatto solo dai giovani''.
Il cantautore italiano è stato l'ospite della seconda giornata di lezione del concorso. Paoli ha ripercorso gli esordi
della sua lunga carriera musicale, partita da Genova con gli amici Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, proseguita con le audizioni per la casa discografica Ricordi, per fiorita con il primo Festival nel 1961. Fino ai giorni nostri, cinquant'anni di musica. "Essere artista è qualcosa che non puoi frenare, è un bisogno - ha aggiunto -. O siete bravi o non lo siete. L'artista deve avere l'idea esatta di quello che vuole".
 

''La pirateria e' soprattutto un problema per i giovani artisti, perche' impedisce alla discografia di trovare i fondi per
investire su di loro''. Lo ha detto Gianni Morandi, intervenendo questa mattina ad un convegno sulla pirateria e la contraffazione all'Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo. Proteggere la proprieta' intellettuale, ha aggiunto il cantante, ''significa soprattutto incoraggiare il talento. Servirebbe un accordo per fare in modo che rubare non sia piu' necessario''.
Nel corso del convegno il presidente di Fimi (Federazione Industriale Musicale Italiana), Enzo Mazza, ha presentato i dati relativi ai danni causati dalla pirateria evidenziando "come il calo del 73% del mercato italiano tra il 1999 e il 2009 non abbia significato solo danni alle imprese e conseguenti riduzioni di posti di lavoro ed investimenti in giovani talenti, ma anche piu' di 200 milioni di evasione di Iva''.
'La nascita di piattaforme illegali collocate all'estero -ha rimarcato Mazza- ha dirottato milioni di euro di pubblicita' su tali siti con ulteriori perdite per lo Stato".

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