ETTORE DIANA, IL BARMAN DEI GUINESS, DIVENTA CAMPIONE DEL MONDO NELLA CATEGORIA DEI COCKTAIL FANCY

21.10.2012 10:53

intervista di Antonio Faracca

“Ero seduto sulla poltrona del tempo, dimenticavo il fuoco dello spirito e immaginavo un mondo illuminato. La mia fantasia diventava la statua di me stesso e la mia anima aveva terminato il percorso dello smarrimento se la bellezza dei colori mi accoglie, sono inghiottito nel cielo e mi cuce una profondità magnifica di sensibilità, ecco che vengo attraversato da una fiaba che porta a me un cocktail...Esse emme..........”

Con questa citazione Ettore Diana presenta il Cocktail Esse Emme Campione del Mondo presentato al World Cocktail Championship Beijing, China 08 ottobre 2012, presso il Crown Plaza di Pechino. Ho il piacere di sentire il giorno dopo al telefono il barman Ettore Diana che con il suo carisma, il suo know how, l’amore della professione di barman e la voglia di ricercare sempre nuove motivazione si afferma in Cina facendo trionfare il tricolore Italiano. Erano presenti al Word Cocktail Championship Beijing dodici nazioni Danimarca, Estonia, Finlandia, Serbia, Svizzera, Taiwan, Italia, Nuova Zelanda, Romania, Turchia, Venezuela, Vietam. Ettore Diana unico barman italiano si presenta nella categoria cocktail dei Fancy e sbaraglia tutti.

Ettore quando è grande la tua emozione?

Mi sembra di vivere un bel sogno, all’annuncio della proclamazione dei vincitori non ci credevo, all’improvviso ho pianto, un pianto di gioia che racconta e premia una vita dedicata al lavoro di barman. Una vittoria che desideravo. Non mi sono trattenuto e ho preso in braccio il Presidente mondiale. Dedico questo successo a tutti i professionisti italiani che con gran sacrificio hanno dedicato la propria vita a questo lavoro. Questa professione bisogna amarla, studiare e  questo messaggio è rivolto anche ai tanti giovani che si avvicinano alla professione di barman, credeteci e non vi fermate al primo ostacolo. Prendete una valigia e scoprite il mondo arricchendo il vostro sapere.

Ettore mi hanno incuriosito questi versi e il nome del cocktail, perché proprio questo nome?

Il nome Esse Emme sono le iniziali di Sandro Morari 85 anni esponente nel collegio dei Probiviri dell’AIBES, oggi in pensione, aveva problemi di salute e nove mesi fa in ospedale gli ho promesso che gli avrei creato e dedicato il cocktail in suo onore. 

Le mie creazioni nascono da un'emozione, da un particolare che mi colpisce o da uno sguardo.

Sono curioso, mi descrivi il cocktail?

Esse Emme

3cl. Grey Goose Vodka

1,5 cl. De Kuyper Peachtree

2,5 Marie Brizard Parfait Amour

0.5 cl Marie Brizard Blue Curacao

2.0 cl panna

4 gocce di Sciroppo di Fragola

Guarnizione: Marie Brizard Blue Curacao in superficie

Decorazione: un gabbiano ricavato da una buccia di melone

Si prepara nello shaker e si versa nella coppetta da cocktail.

Questa vittoria cela un segreto?

No, il mix perfetto di ogni mia performance è fatto di  concentrazione, studio, ricerca, amore, cuore.

Prima di questo trionfo in Cina hai collezionato il sesto  Guinness?

Si. Ho preparato lo Spritz più grande del mondo duemiladuecento litri. In un contenitore gigante alto mt. 2,80 sono stati versati 1200 litri di vino frizzante, 800 litri di aperitivo spritz, 200 litri di seltz, 300 kg di ghiaccio, 50 kg di arance a fettine.

Questi 2200 litri di spritz saranno sufficienti per servire 13.000 aperitivi.

Ettore vogliamo ricordare altri Guinness che ti hanno visto protagonista?

Nel 1989, mi invento un cocktail di 3.000 litri, poi nel 1990 un caffè fatto con 6.400 tazzine. Segue il 1993 con un tè freddo di 1.500 litri, il 2002 con un cappuccino di 1.500 litri e il 2008 con una tisana di 2.100 litri.

Dopo questo trionfo in Cina ci sono altri programmi?

Vorrei annunciare che dopo questa vittoria non parteciperò a nessuna altra gara, mi voglio dedicare a divulgare e diffondere tra i giovani la professione del barman. Vorrei incontrare i ragazzi degli Istituti Alberghieri e trasmettergli il mio entusiasmo e spiegare loro che questa professione bisogna amarla e crederci. I giovani sono il futuro e quindi mi piacerebbe ascoltarli e diffondere la cultura del bere sano e del bere consapevole.

Questa intervista rilasciata al portale internet Giovani del SUD descrive un grande personaggio, dove emerge, ancora una volta,  la passione, la professionalità e la voglia di affermarsi. I giovani che decidono di intraprendere la professione di barman devono avere lo stesso entusiasmo, viaggiare, conoscere diverse culture e approfondire e non fermarsi mai nella formazione di se stessi. Le sconfitte, le delusioni non devono essere un monito per gettare la spugna ma una forte motivazione per riuscire nell’intento prefissato.

Ad maiora.

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