DISCARICHE ILLEGALI E ALLARME CANCRO IN CAMPANIA. LO STUDIO DEL PROF. GIORDANO PUBBLICATO SUL QUOTIDIANO “THE INDEPENDENT”

09.02.2012 13:44

Gli studi sono stati condotti prima dall’anatomopatologo Giovan Giacomo Giordano con la pubblicazione, negli anni Settanta, del «Libro bianco salute e ambiente in Campania e oggi dal figlio,l’oncologo napoletano Antonio Giordano, che sta lavorando ad una riedizione del Libro con il virologo Giulio Tarro


Dal quotidiano Il Mattino del 3 febbraio 2012

 

Oggi non ci sono sacchetti in strada ma Napoli finisce di nuovo in prima pagina per l’emergenza rifiuti. A pubblicare un’inchiesta impietosa sui danni prodotti dallo smaltimento illecito è il prestigioso quotidiano britannico «The Independent » che si sofferma sul boom di casi di cancro nelle zone martoriate dalle discariche illegali. Il servizio, firmato da Peter Popham, arriva in un momento cruciale per il turismo nel capoluogo partenopeo e in Campania:nelle prossime settimane partiranno infatti le prenotazioni in vista della primavera e dell’estate.

E allora all’ombra del Vesuvio già si parla di un danno d’immagine che potrebbe avere conseguenze drammatiche in un momento di crisi economica in cui peraltro la regione sta cercando di risollevarsi con la politica dei grandi eventi: nei prossimi mesi e fino al 2013 il capoluogo partenopeo ospiterà le regate della Coppa America, il World Urban Forum e il Forum delle Culture. «Gli antichi romani chiamavano questa regione Campania felix e si può ancora capire perché. Il cardiologo Alfredo Mazza divenne noto in Italia e all’estero sette anni fa quando, in un rapporto pubblicato da The Lancet Oncolog, definì “triangolo della morte” la zona delimitata al suo estremo orientale con la sua città natale e ad ovest con Marigliano e Acerra distanti rispettivamente 8 chilometri e 17 chilometri. La sua ricerca ha rivelato che in questa zona l’incidenza di alcuni tipi di cancro è decisamente più alta che altrove in Italia» scrive l’Independent che sta approfondendo gli studi condotti prima dall’anatomopatologo Giovan Giacomo Giordano con la pubblicazione, negli anni Settanta, del «Libro bianco salute e ambiente in Campania e oggi dal figlio,l’oncologo napoletano Antonio Giordano, che sta lavorando ad una riedizione del Libro con il virologo Giulio Tarro.

Eclatantii dati citati nell’articolo: «In Italia, in media, 14maschi ogni 100mila muoiono di cancro al fegato, qui la media è di 35,9. L’incidenza di cancro alla vescica è quasi due volte maggiore, e di leucemia il 30 per cento più alta. L’inquinamento da automobili e camion in Campania non ha probabilmente rivali nel cuore industriale nel nord del Paese.

Questa zona di Napoli, grazie alle autostrade, è diventata la pattumiera avvelenata del Paese». Non mancano i riferimenti alla malavita organizzata: «La camorra ha preso in consegna i rifiuti e se li è portati a casa, non nelle popolate strade di Napoli, ma nell’entroterra agricolo, scaricandoli ovunque: nei campi, in vecchie cave,dentro o intorno ai canali. Il lavoro per affrontare il degrado della zona è stato intrapreso. Il problema è che si è trattato di una cosa occasionale. Una volta puliti, i canali dovrebbero essere controllati e custoditi.

Progetti elaborati dalle autorità locali prevedono chilometri di canali alberati che attraversano aree ricreative e parchi archeologici, ma non sono realizzabili». Nel frattempo, prosegue il quotidiano inglese, «c’è la questione delle conseguenze che anni ed anni di scarichi illegali hanno avuto sulla falda acquifera e sulla catena alimentare della regione. Venti o più anni fa, la camorra è riuscita ad ottenere un quasi-monopolio nello smaltimento di rifiuti in Campania.Ora continuano a usare questo potere come mezzo di ricatto ogni volta che un nuovo sindaco o un altro funzionario minaccia di interrompere il meccanismo, ricorrendo alla raccolta differenziata dei rifiuti, o adotti misure decisive per risolvere il problema in modo permanente». Infine l’affondo agli amministratori locali: «Le forze politiche locali hanno lasciato la cosa nelle mani delle bande».

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