CROLLA IL PALCO DI LAURA PAUSINI ED EROS RAMAZZOTTI PUNTA IL DITO CONTRO IL SUD. PRONTA LA REPLICA DI "ASSOMUSICA" IN CALABRIA

06.03.2012 16:37

''Ho letto su di un quotidiano nazionale le dichiarazioni di Eros Ramazzotti in cui afferma che da anni non scende al Sud perche' mancano spazi adeguati e sicuri, manca professionalita', le costruzioni sono di almeno quarant'anni e mai ammodernate''. Lo afferma in una nota il promoter calabrese e dirigente nazionale di Assomusica, Ruggero Pegna.

''Da queste parole - aggiunge - ho avuto conferma dell'idea che mi sono fatto organizzando concerti da oltre ventisei anni, cioe' che alcuni cantanti farebbero bene a limitarsi a cantare per evitare di dire stupidaggini. Le affermazioni di Ramazzotti sono prive di cognizione di causa. Ramazzotti dimostra di ignorare qualsiasi nozione tecnica relativa agli allestimenti di grandi show, palesando anche gravi lacune in merito alle piu' elementari nozioni di geografia. Trieste, infatti, dove e' successo l'analogo incidente appena qualche mese fa, non e' al Sud''.
''A parte - prosegue Pegna - tali inevitabili considerazioni, trovo doveroso smentire in tutto le affermazioni di Ramazzotti. La Calabria e il Sud hanno strutture tra le piu' moderne del Paese, nuovi teatri, anfiteatri, spazi di tutti i tipi. Lo stesso palasport di Reggio, che io ho inaugurato nel 1991 con Sting, e' tra i piu' moderni, sicuri e strutturalmente all'avanguardia. Ha ospitato Campionati del mondo di varie discipline sportive fino  all'altro ieri ed eventi di spettacolo di ogni tipo.

Al Sud ci sono teatri nuovissimi o appena ristrutturati che producono e ospitano lirica, stadi che hanno ospitato i piu' grandi live all'aperto, da Vasco Rossi a Elton John. Rispetto all'argomento della professionalita', probabilmente, la sua esperienza al Sud non e' stata delle migliori. Se cosi' e', dovrebbe piuttosto prendersela con le sue agenzie per la scelta dei promoter''.
''Voglio ribadire - ha concluso - la mia personale opinione su quanto accaduto a Trieste e Reggio: bisogna ridimensionare alcune ciclopiche produzioni studiate per spazi al chiuso come i palasport. Quindici tir di roba non servono alla musica ed a chi fa musica. Nello specifico bisogna analizzare le nuovi soluzioni tecniche in alluminio adottate in questi concerti, in sostituzione delle consolidate e rodate strutture layher, con cui sono stati fatti  per anni e continuano ad effettuarsi regolarmente, in tutto il mondo, migliaia di concerti in condizioni di totale sicurezza''.

 

FONTE: ANSA

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