ANCHE I CINESI INVESTONO SUI CERVELLI ITALIANI

02.10.2010 18:40

 

L'European Brain Research Institute (EBRI), fondato dal premio Nobel Rita
Levi Montalcini, che ha quasi rischiato la chiusura per mancanza di fondi,
sara' finanziato per i prossimi cinque anni  dall'azienda di biotecnologie
cinese Xiamen Biotech LDT per un importo complessivo di circa due milioni di
euro. In sostanza, nei giorni scorsi, e' stato siglato un accordo che vedra'
la Cina e l'Italia collaborare sulle potenziali applicazioni del Nerve
Growth Factor (NGF), nelle patologie cerebrali, nell'Alzheimar, ma anche nei
settori della dermatologia e dell'oculistica. La scommessa cinese parte,
dunque, dal fattore di crescita del tessuto nervoso scoperto dalla
Montalcini e punta sulle sue applicazioni terapeutiche.

"Mi fa piacere verificare che si investa su cervelli italiani" ha commentato
la notizia il professor Antonio Giordano "ma constato con amarezza che il
nostro Paese, anche in questo caso e, nonostante le garanzie di
finanziamento da parte della Ragione Lazio, non riesca a puntare unicamente
sulle proprie risorse. La situazione che osservo quotidianamente dal mio
laboratorio di Philadelphia e' quella di tanti  giovani brillanti costretti
ad emigrare all'estero per trovare risposte concrete ai propri sogni. Molte
le idee scientifiche interessanti sacrificate per mancanza di fondi, tante
quelle sviluppate all'estero, unico il paradosso: l'Italia investe nella
formazione dei giovani, come e' giusto che sia,  per poi vederli andare
andare altrove nel momento in cui sarebbero maggiormente in grado di
produrre.  Questa situazione, nonostante tutto, mi ha spinto dopo oltre 20
di lavoro negli Stati Uniti, a non mollare e  a mettere a disposizione del
mio Paese le importanti esperienze acquisite negli anni. Con l'aiuto
finanziario del Presidente della Banca Popolare di Spoleto, Giovanni
Antonini, ho deciso di fondare, in Umbria, la Human Health Foundation Onlus.
 Il tentativo e' quello di provare ad invertire una drammatica tendenza
perche' rinunciare a "puntare" sul tavolo della competitivita' tecnologica,
della ricerca e della innovazione significa perdere la sfida del futuro".


—————

Indietro