REGNO DELLE DUE SICILIE: COME TUTELARE I SUOI BENI CULTURALI? LE RISPOSTE DELLO STORICO IVAN CUOCOLO NEL SUO LIBRO

25.02.2015 11:57


Venerdì 27 febbraio alle ore 18.30 sarà presentato presso il prestigioso Circolo Canottieri Napoli il libro dello storico Ivan Cuocolo "Tutela dei beni culturali nel Regno delle Due Sicilie". Relatore sarà il Rettore emerito dell'Università di Napoli ‟Federico II‟, Massimo Marrelli, autore anche della prefazione ed economista di fama mondiale. Presenzieranno anche il marchese avv. Buccino Grimaldi presidente dell'Ass. Naz. Cavalieri Costantiniani Italiani e il vicepresidente, principe Caracciolo, latori del patrocinio morale dell'Ordine Costantiniano.

Partendo dall’analisi del progetto di legge del 16 settembre 1854 presentato dalla Consulta de’ Reali Domini di qua del Faro, l'autore ha ricostruito l'evoluzione storica della tutela e conservazione dei beni culturali nel Regno delle Due Sicilie. 

Ciò che si è palesato è stata l’importanza attribuita nella Napoli capitale alla protezione del patrimonio artistico e culturale, e la modernità - per quei tempi - dei principii che sottintendevano l'attività legislativa di tutela, soprattutto nel confronto con la successiva legislazione del Regno d'Italia.

Il libro ha ricevuto il patrocinio morale dell'Ass. Naz. Cavalieri Costantiniani Italiani, nella persona del presidente, avv. Giuliano Buccino Grimaldi, per lo spirito dell'opera e il lavoro di ricerca svolto con la seguente motivazione: «Mi pregio concedere Patrocinio Morale, a titolo gratuito, all'Autore, poiché si apprezza lo spirito culturale e i contenuti dell'opera volta a rivalutare un periodo storico nel quale Casa Borbone Due Sicilie poneva grandissima attenzione alla conservazione dei beni storici. Complimentandomi ancora per la bella pubblicazione invio all'Autore i sensi della mia più alta stima»

In un momento storico dove il nostro grande patrimonio culturale, paesaggistico e monumentale sembra essere in decadenza, riscoprire l'importanza della nostra storia, della nostra identità e il dovere di tutelarla e difenderla, suona come un segnale forte verso la cultura, la politica e la società civile, affinché tutti si impegnino in prima persona.

 

 

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