QUANTO E' GRAVE IL SILENZIO SULLA TERRA DEI FUOCHI? MARCO TRAVAGLIO RISPONDE A NAPOLI ALLA DOMANDA DI UN REDATTORE DI GIOVANI DEL SUD

05.02.2014 15:11

Il giornalista Marco Travaglio è intervenuto a Napoli in occasione della presentazione del suo ultimo libro "Viva il re", Giorgio Napolitano, il presidente che trovò una repubblica e ne fece una monarchia.  Il testo rappresenta un vero e proprio attacco diretto nei confronti del Presidente della Repubblica, accusato di aver “personalizzato” il destino dell’Italia, attraverso una serie di decisioni autoritarie, che di democratico hanno ben poco. Alla conferenza svoltasi presso la libreria Feltrinelli di Piazza dei Martitri era presente anche il nostro redattore ed inviato Maurizio Zaccone che ha evidenziato a Travaglio il grave silenzio di lunghi anni sulla terra dei fuochi.

 

 

 

di MAURIZIO ZACCONE



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“Il silenzio sulla terra dei fuochi è ancora più grave di quello sulla trattativa Stato-Mafia e sulle minacce al Giudice Di Matteo”.
Così Marco Travaglio risponde alla nostra domanda sui 17 anni di omertoso silenzio del Presidente della Repubblica, ovvero da quando il pentito Carmine Schiavone, interrogato dalla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nel lontano 7 Ottobre 1997, rivelava nei dettagli lo scempio che solo ora ci appare chiaro e che purtroppo è già costato la vita a tante vittime innocenti.

 

Infatti, all’epoca della deposizione, Giorgio Napolitano era Ministro dell’Interno con delega per il coordinamento della protezione civile ed era ovviamente a conoscenza di tutto.
Non so se la secretazione dei verbali era un atto dovuto in quanto era in corso un’inchiesta della Magistratura (così si difende il Quirinale) o una pecisa scelta del governo per “ragion di Stato”.

Ma questo poco importa.
Ciò che conta è che in 17 anni la politica non si è limitata al segreto, ma non ha fatto nulla di nulla per contenere i disastri delle nostre terre. Nessun monitoraggio, nessuna bonifica, nessuna mappatura dei terreni.
Ha lasciato che si continuassero a costruire case, si bevesse dai pozzi che attingevano da falde acquifere contaminate, si coltivassero ortaggi, frutta e verdura.
Ha lasciato che si continuasse a morire di tumore.
Ora, solo ora, che il fenomeno è chiaro all’opinione pubblica, gli stessi complici, perchè il silenzio li ha resi complici, invocano misure d’urgenza, bonifiche, appalti.


Ma nessuno, il Presidente della Repubblica in testa, fornisce una chiara spiegazione sulle ragioni non solo del silenzio, ma anche e soprattutto della mancanza di iniziative a tutela di un territorio la cui tragica condizione in cui versava era a loro chiara.
E nessuno di loro pagherà, ancora una volta.

 

Guarda su facebook il video con la risposta di Marco Travaglio

 

Il verbale dell'audizione di Carmine Schiavone
https://leg13.camera.it/_bicamerali/rifiuti/resoconti/Documento_unificato.pdf

 

 

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