NASCE L'ASSOCIAZIONE "ANNAMARIA TARANTINO", PER RICORDARE LA GIORNALISTA SCOMPARSA E A FAVORE DI TUTTE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZE

07.04.2011 18:43

 

 

di Pierpaolo Basso

 

La dott.ssa Silvia Lovergine (nella foto), medico presso il Policlinico Gemelli di Roma racconta un'iniziativa di cui è tra i promotori, l’Associazione Anna Maria Tarantino nata in ricordo di un'amica tragicamente scomparsa.

 

Cosa vi ha spinto a creare quest'associazione in nome della giornalista, purtroppo scomparsa, Anna Maria Tarantino?

La nostra profonda e sincera amicizia e un senso di giustizia per la brutale uccisione di una donna fragile e indifesa ma allo stesso tempo di enorme valore sia umano che sociale.
Sul sito ufficiale si legge: "L’associazione svolge diverse attività di supporto a favore delle donne vittime di violenza psicologica, economica, fisica e sessuale". Un vero e proprio team legale e sanitario a favore della donna. Come avete organizzato il lavoro?

L' associazione si è costituita posticipatamente all’omicidio di Anna Maria Tarantino, per l'esattezza nell'ottobre scorso, e tuttavia sta già operando attivamente per merito soprattutto, come ha già sottolineato, di quegli operatori volontari specializzati che continuano numerosi ad aderire fortemente motivati per i fini associativi. Il valore di questa associazione quindi deriva proprio dalle competenze eterogenee in grado di affrontare adeguatamente problematiche così serie e delicate.

L'organizzazione associativa è suddivisa in diverse aree interconnesse tra loro, che permettono di seguire ogni caso sotto l'aspetto medico, attraverso ginecologi, medici legali, psicologi e psichiatri, l'aspetto legale (con avvocati civilisti e penalisti) e altre figure non meno importanti che afferiscono all'area stampa e comunicazione.

Mi diceva che è in progetto il coinvolgimento di istituzioni pubbliche in questo progetto, ce ne vuole parlare?

Fin da subito ho ritenuto opportuno coinvolgere le istituzioni e le figure politiche attive nel campo. Lavoriamo in stretta sinergia con il Comune di Roma per ottenere la costituzione di parte civile nell'ambito del processo per omicidio, con la Regione Lazio per proposte di legge a favore e tutela della donna e a livello nazionale con il Ministero delle Pari Opportunità per accreditarci nella mappatura nazionale del numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza sulle donne.

Qual è l'obiettivo principale a lungo termine che vi siete preposti nel creare questo progetto?

Tra i nostri obiettivi, oltre a quello attuale di difendere e onorare la memoria di Anna Maria Tarantino, c'è quello principale di tutelare tutte quelle donne che hanno subito o che potranno subire nell'arco della loro vita episodi di violenza. Inoltre, strettamente collegata c'è la necessità di tutelare i figli minori o addirittura i nascituri coinvolti in queste tragedie, come del resto è una delle competenze della mia professione.
Organizzate anche eventi a favore della conoscenza del vostro lavoro. Può indicarne qualcuno in questo mese o nei prossimi?

Sicuramente l'organizzazione di eventi e convegni resta un punto di forza fondamentale per trasmettere alla gente l'importanza di questa tematica di grande impatto sociale. A tal proposito il 15 aprile prossimo abbiamo organizzato un evento di sensibilizzazione a Roma dove interverranno personaggi della politica e dello spettacolo, durante il quale si raccoglieranno fondi per la realizzazione degli scopi associativi. Inoltre stiamo intraprendendo un percorso comune in collaborazione con la Fondazione del Prof.Giordano per portare avanti un progetto di promozione e prevenzione più ampio che si diffonda su tutto il territorio nazionale.

 

Info su: https://www.annamariatarantino.org/lassociazione

 

 

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