LA CHIESA DIFENDE L'AMBIENTE. NELLA PARROCCHIA DEL PARCO VERDE DI CAIVANO INCONTRO CON IL PROF. ANTONIO GIORDANO PER DISCUTERE DEI VELENI NELLE NOSTRE TERRE

10.04.2013 11:17

Difendere il nostro ambiente e l'aria che respiriamo e soprattutto salvare il futuro dei bambini e dei giovani che vogliono continuare a vivere a Napoli e in Campania. E' questo l'intento di numerose associazioni, volontari, esperti e scienziati che negli ultimi tempi stanno evidenziando il dramma delle terre inquinat, dei rifiuti tossici e dell'aumento dei tumori.

Ma affrontare seriamente queste problematiche significa anche incontrarsi e parlarne. Ecco perchè il prof. Antonio Giordano (Direttore dello Sbarro Institute di Filadelfia per la Ricerca contro il cancro e Ordinario di Anatomia & Istologia Patologica presso l'Università di Siena) ha accettato con piacere l'invito dalla parrocchia "San Paolo Apostolo" presso il Parco verde di Caivano dove sabato 4 maggio alle ore 19,30 si terrà l'incontro dal titolo:"Territorio avvelenato e salute a rischio" con la partecipazione del magistrato Donato Ceglie e di padre Maurizio Patriciello, in collaborazione con "Voce per tutti". 'incontro sarà moderato dal giornalista di Avvenire Pino Ciociola.

Il prof. Giordano da oltre un anno ha dato vita ad una vera  e propria battaglia per il dramma dell'inquinamento in Campania, grazie anche alla pubblicazione del libro bianco "Campania, terra di veleni" realizzato in collaborazione con il prof.Giulio Tarro ( primario emerito dell'Azienda Ospedaliera Cotugno di Napoli e chairman della commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, Wabt - Unesco a Parigi).

 

"Tenere pulito l’ambiente è oggi una priorità ineludibile - ha ribadito più volte Giordano. La gente ha voglia di impegnarsi, di riciclare, di ripulire, di rinnovare. La classe politica, invece, rimane immobile. Affogata nella sua bizantina burocrazia e distante dalla voglia di rinnovamento della gente, discute nei palazzi, si rimpalla le responsabilità sui mezzi di informazione, giustifica il proprio immobilismo e la propria inefficienza dietro gli interessi della criminalità organizzata".

 

 

 

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