L'ARTE E LA POESIA DI EMILY DICKINSON VIENE RICORDATA A NAPOLI CON LA 17° EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO INTITOLATO ALLA POETESSA STATUNITENSE

15.01.2014 14:36

Sarà assegnato giovedì 16 gennaio alle ore 16,30, presso la sede della V Municipalità Vomero Arenella in via Morghen, il premio Emily Dickinson 2014, a cura dell' omonima Associazione culturale EMILY DICKINSON nata a Napoli nel 1989 senza scopi di lucro

A fondare il premio è stata la scrittrice e poetessa,  prof. ssa Carmela Politi Cenere, una napoletana, che è tuttora l'anima del prestigioso sodalizio. 
La difesa dell'arte, della letteratura e della poesia, più precisamente, in quanto valori dello spirito, rappresentano i punti cardini di tutti gli iscritti.

La cerimonia di premiazione dell'ambito premio letterario, giunto ormai alla sua XVII edizione, si svolgerà presso la Sala Consiliare Silvia Ruotolo. A premiare il giovane scrittore emergente che si aggiudicherà il riconoscimento, sarà il presidente della V Municipalità Mario Coppeto.

 

LA POETESSA DEL MASSACHUSETTS

Emily Elizabeth Dickinson è stata una poetessa statunitense del 1800. È considerata tra i maggiori lirici del  XIX secolo. Nacque da una famiglia molto in vista, conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College, mentre il padre ricopriva la funzione di legale e tesoriere dell'Istituto; inoltre, ricopriva importanti incarichi presso il Tribunale Generale del Massachusetts, il Senato dello Stato e la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. 

I suoi studi non furono regolari: durante gli anni delle scuole superiori decise, di sua spontanea volontà, di allontanarsi dal College Femminile di Mount Holyoke onde evitare di professarsi pubblicamente cristiana seguendo la moda dei "revival" dell'epoca. Le sue amicizie furono scarse.

Questo fu un giudizio espresso sui suoi genitori:

Mio padre è troppo impegnato con le difese giudiziarie per accorgersi di cosa facciamo. Mi compra molti libri

ma mi prega di non leggerli

perché ha paura che scuotano la mente

Emily Dickinson scoprì la propria vocazione poetica durante il periodo di revival religioso che, nei decenni 1840-50, si diffuse rapidamente nella regione occidentale del Massachusetts. Uno dei suoi biografi ha affermato che concepì l'idea di diventare poetessa avendo come riferimento - in termini biblici - la lotta di Giacobbe con l'angelo.

Emily Dickinson visse la maggior parte della propria vita nella casa dove era nata, ebbe modo di fare solo rare visite ai parenti di Boston, di Cambridge e nel Connecticut. La giovane donna amava la natura, ma era costantemente ossessionata dalla morte, vestiva solo di bianco in segno di purezza.

Il linguaggio di Emily Dickinson era semplice e brillante. Non ebbe molti riconoscimenti durante la sua vita, perché i più prediligevano un linguaggio maggiormente ricercato e le sue opere non risultavano conformi a tale gusto dell'epoca.

Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. Altro tema ricorrente è la morte, per esempio Tie the Strings to my Life, My Lord (Annoda i lacci alla mia vita, Signore):

 

Annoda i Lacci alla mia Vita, Signore,

Poi, sarò pronta ad andare!

Solo un'occhiata ai Cavalli -

In fretta! Potrà bastare!

.....

Addio alla Vita che ho vissuto -

E al Mondo che ho conosciuto -

E Bacia le Colline, per me, basta una volta -

Ora - sono pronta ad andare

 

Nel 1890, la sorella di Emily, Lavinia, e Mabel Loomis Todd, amica del fratello Austin, riescono a ottenere la pubblicazione di un volume di poesie, primo di una lunga serie. Dal 1924 al 1935 vengono pubblicate altre trecento poesie di Emily Dickinson, trovate dalla nipote Martha dopo la morte della madre, cognata di Emily, a cui le aveva affidate in custodia quando era ancora in vita.

Nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson, in ordine cronologico e nella loro forma originale (1775 poesie). Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).

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