Il Mare, I delfini e un ''Giovane del Sud''

14.09.2010 16:39

 

 

Ricordate l'affascinante storia di E. Hemingway, ''Il vecchio e il mare''? Quest'estate in Sardegna ho conosciuto un uomo protagonista di storie sovrapponibili a quelle del noto scrittore.
Paolo è un Giovane del Sud che ha fatto del mare la sua vita. Egli lavora per una grossa società che in Golfo Aranci possiede circa 20 vasche (tra le più grandi d'Italia) per l'allevamento di spigole e di orate. Il suo lavoro è di quelli duri: bada alla manutenzione delle reti sommerse, nonchè al nutrimento dei pesci da allevamento. Esperto Sub, anche in inverno, con temperature rigide e mare mosso, scende in profondità per riallacciare forature spesso causate da tonni o altri pesci che ''parassitano'' attorno alle reti, attratti dall'enorme possibilità di cibo. Ma anche la pulizia delle stesse reti dalle alghe e da materiali, che vi si possono incastrare è un compito suo.
Paolo è un uomo del Sud che non molla mai e rincorre i sogni per realizzarli. Così, con grandi sacrifici, ha comprato una vecchia barca di 12 mt, in disuso e messa piuttosto male. Ha impiegato otto mesi, tanta fatica e buona volontà per rimetterla a posto con un suo amico carrozziere. Impianto elettrico ricostruito, motore riparato e revisionato, chiglia e ponte restaurati e revitalizzati da olio di gomito e voglia di farcela a tutti i costi. Così nasce ''Marco del Mare'', una bella barca con la quale effettua gite dal Golfo Aranci. Il prezzo si misura con la sua grande onestà.
Il risultato degli sforzi e della competenza di Paolo è stato una giornata semplicemente indimenticabile. Paolo ci imbarca alle 9, 20 per portarci in escursione a Tavolara e Molara, isole splendide, che si stagliano nel Golfo Aranci. A bordo siamo in nove più lui, ''l'uomo ed il mare'', sapiente marinaio e anche ottimo cuoco, prima ci delizia con informazioni e similitudini riguardanti i posti che vediamo (''Cala del Papa'', il regno di Tavolara, con i suoi re, la flora e la fauna dell'isola, l'uso militare di una parte di essa...), poi ci conquista definitivamente con un pranzo spartano ma ricco di sapori ''veri'', autentici sardi. E' la gita che tutti sognamo. Mirto, ''filu e ferru'', anguria, cioccolatini per grandi e piccini, non sa più cosa offrirci. Ma la ciliegina sulla torta arriva quando, con il suo sguardo simile a quello di un cormorano, avvista qualcosa, così accellera con il motore per poi decellerare improvvisamente ed indicarci, lì, nel mare azzurro e profondo come i suoi occhi, i delfini. Ebbene sì, quella famiglia di delfini che lui ama perchè non riesce ad odiare, malgrado faccia danni a quelle reti, che poi lui deve riparare. La giornata è emozionante, così come gli avvistamenti al tramonto di queste splendide creature che, quasi per ringrtaziarlo della sua benevolenza, compaiono e ricompaiono attorno alla barca. Concludiamo la gita tra bagni, musica, allegria e tanto amore per la natura. Paolo ci ha conquistati per la sua discrezione,onestà, voglia di vivere, ma soprattutto per il suo grande rispetto e amore per la vita.
Grazie ''Marco del Mare'', grazie ad un ''Giovane de Sud'' di cui essere orgogliosi, grazie Paolo.

Paolo Papa

 

 

 

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