RIFIUTI E TUMORI IN CAMPANIA. IL CAPO DELLO STATO NAPOLITANO RINGRAZIA IL PROF. ANTONIO GIORDANO: "GRAZIE AI SUOI STUDI E' CHIARA LA GRAVITA' DEL FENOMENO"
11.04.2014 14:21Gentile Professore,
desidero ringraziarla per avermi fatto avere alcuni dei suoi recenti studi sulla situazione dell’inquinamento del territorio campano. E’ anche grazie a studi scientifici indipendenti come il suo - e prima ancora di suo padre - che si e’ presa contezza della gravita’ del fenomeno e si e’ arrivati alla definizione di interventi mirati.
Esprimendole dunque il mio apprezzamento per il suo impegno scientifico finalizzato al miglioramento della qualità’ della vita del nostro paese, la saluto con viva cordialità.
Giorgio Napolitano
Antonio Giordano lo ripete da anni e lo ha ribadito in una lunga intervista realizzata dal quotidiano il Mattino lo scorso anno e ripresa da Giovani del Sud. Napoletano, ordinario di anatomia ed istologia patologica all'università di Siena e direttore dello Sbarro Insititute for Cancer Resarch di Filadelfia, ha ereditato il testimone del padre, Giovan Giacomo, il primo scienziato a mettere nero su bianco, nel '77, che la Campania era travolta da un'epidemia silente e causata dall'uomo. Oggi è toccato a lui, con la pubblicazione del volume "Campania Terra dei Veleni" a firma sua e del prof. Giulio Tarro; denunce raccolte più dalla comunità scientifica internazionale che dall'opinione pubblica italiana, con le quali ha docuto confermare che la nostra terra, già felix - fortunata - è «un laboratorio di cancerogenesi dove le cavie non sono topi, ma i napoletani ed i campani».
Un'epidemia di tumore, malformazioni congenite flagella la Campania infelix. Accompagnata da mutazioni nell'ambiente. Un 'epidemia da rifiuti tossici, tombati in Campania in ogni campagna, con la camorra a smistare le scorie velenose delle grandi imprese del nord in un traffico che vale, per la prima e per le seconde, miliardi.
Leggi l'intervista sul Mattino pubblicata nel 2013
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