ESTATE MOLTO CALDA PER L'AUMENTO DEI PREZZI DEGLI STABILIMENTI BALNEARI. LA PREVISIONE FATTA DA MARIO MORRA TITOLARE DEL BAGNO ELENA DI POSILLIPO

26.04.2012 14:36

fonte Adnkronos

Incertezza sul termine delle concessioni e addizionale regionale del canone statale "aumentata al 100%". Questi alcuni dei motivi per cui il presidente regionale campano del Sindacato italiano balneari, Mario Morra, prevede per l'estate 2012 "un aumento dei prezzi" da parte degli stabilimenti balneari per i quali "il costo fisso raddoppiato ricadra' sull'utenza". Morra, titolare del Bagno Elena di Posillipo, rivendica inoltre a nome delle strutture balneari presenti in Campania "il diritto ad esistere dopo oltre 200 anni di attivita'. Siamo stati inventori e costruttori di questo sistema turistico, invidiato da tutto il mondo".
L'agitazione della categoria si e' concretizzata nella manifestazione di mercoledi' scorso a Roma contro l'applicazione della direttiva Bolkenstein, che prevederebbe nel 2015 un'asta per le concessioni del demanio. "In nome di non si sa cosa - dichiara all'ADNKRONOS Morra - si vuole regalare quest'industria o alla criminalita' organizzata, che si troverebbe in situazione di forza sia per i capitali da fornire sia per la competitivita', o a gruppi industriali e finanziari che possono avere, con un fondo comune di investimento, interesse ad entrare e uscire dalle aziende con i capitali, massimizzando gli utili ma senza investire o lasciare unvalore aggiunto all'azienda".
A questo in Campania "si aggiunge la finanziaria regionale 2012 che ha infierito con un'addizionale regionale sulle concessioni demaniali del 100%,  raddoppiando cosi' i costi fissi e mettendoci fuori mercato rispetto alle regioni confinanti". Il tutto mentre, aggiunge Morra, "chi investe deve avere a che fare con i Comuni commissariati per camorra, soprattutto sul litorale domizio, con i problemi dell'inquinamento in aree per decenni violentate e bistrattate da varie amministrazioni di destra e di sinistra che si sono succedute negli anni e con le bonifiche promesse ma non realizzate da decenni". Resistono le aree 'a prova di crisi' come le isole, Capri su tutte, Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana. "Ma basta andare un po' piu' in la' per verificare gli effetti di questa situazione".

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