DOVE GUARDEREMO E COME SARA' LA TV DEL FUTURO? GLI ACQUISTI CALANO MA SI ATTENDONO ANCHE LE NOVITA' DEL MERCATO

11.12.2014 08:16

Con la nostra rubrica La Grande Scatola ci poniamo un quesito al quale sembra facile rispondere. Quale sarà il futuro dei televisori (e non della televisione)? Continueremo a comprarli? Saranno ancora utili? Cosa ci fermerà nell'acquisto il facile accesso su smartphone e tablet oppure la crisi economica? Ci poniamo queste domande per riflettere sul progresso tecnologico e sui cambiamenti che ci impone, ma sono domande che nascono anche dalla lettura di due articoli pubblicati nelle pagine online di Repubblica e de Linkiesta che riprendiamo e riproponiamo sul nostro portale.

Da repubblica.it - Sempre meno tv. Lo show è online

La televisione si è trasformata, adeguandosi ai tempi, restando l'unico simbolo del '900 ancora in vita. Ma il suo regno traballa: il televisore, centro del salotto e delle serate familiari, perde colpi. Perché l'oggetto del desiderio di generazioni di italiani non è più così desiderato: se ne vendono sempre meno. E negli ultimi quattro anni il crollo è certificato dai dati. 

Basta scorrere i numeri di Anitec, la sezione di Confindustria che si occupa di elettrodomestici. Il 2010 è l'anno dello switch-off, il passaggio al digitale: si vendono 7,2 milioni di televisori. Nel 2011 si scende a quota a 6,3 milioni. E le previsioni per il 2014 parlano di 4,6 milioni, nonostante l'effetto Mondiali di calcio. Insomma in quattro anni un crollo di 2,6 milioni di televisori su base annua. E tutto questo ha un corrispettivo in denaro: si passa dai 2,4 miliardi di spesa del 2011 all'1,6 stimato per l'anno in corso.
Il futuro è zero tv, come preconizzano gli apocalittici? Certamente no, di televisione se ne consuma tantissima, anche più che in passato, ma i modi del consumo sono cambiati, gli schermi si sono moltiplicati, Internet è diventato un canale non secondario, i contenuti viaggiano sempre più sugli schermi di pc, tablet e smartphone e l'alta definizione chiede televisori più grandi e costosi. "La diminuzione è fisiologica ed è dovuta allo switch off. I consumatori hanno cambiato tutto il loro "parco macchine" e ora i numeri stanno ritornando alla normalità", dice Claudio Lamperti, vicepresidente Anitec. 
"C'è meno interesse per i piccoli schermi", dice Paolo Locatelli, consumer electronic director di Lg Italia. "I consumatori si rivolgono verso le grandi tv: grazie alle nuove tecnologie, dall'ultra Hd agli schermi Oled, l'incremento delle vendite è costante: il 50% su base annua". La tv "smart" cresce, rappresenta la soluzione per un settore in affanno ma è comunque ancora lontana dal mettere solide radici. Il calo delle vendite è un fenomeno generalizzato: anche in Inghilterra nell'ultimo anno il segno è negativo, quantificato in 500mila dispositivi venduti in meno. 
Ma c'è una caratteristica tutta italiana: l'erosione dei prezzi al consumo. Nei paesi europei economicamente più forti il prezzo medio che i consumatori sono disposti a spendere per un televisore è di 500 euro. In Spagna si arriva a 400. In Italia siamo a 350 euro. Meno guadagni per produttori e rivenditori, più possibilità che le multinazionali che dominano il mercato decidano di spostarsi e delocalizzare le filiali italiane. In ogni caso il televisore sembra poter avere nuova vita solo se celebrerà definitivamente le nozze con la rete, spingendoci sempre più verso un consumo solitario. Addio al televisore come "caminetto" moderno davanti al quale si radunano la sera la famiglia e gli amici.

 

Da linkiesta.it - Nel 2015 torneremo a comprare televisori

Sempre più grandi e con particolare attenzione al design. Sembra che per rilanciare il mercato dei televisori le grandi case produttrici si siano affidate soprattutto a questi due ingredienti. Per rimettere in moto un settore che sembra non voler più crescere, dopo il boom legato al lancio dell’Hd, schermi ultra sottili e qualità dell’immagine altissima potrebbero essere l’arma vincente. Su blog e siti specializzati non mancano le indiscrezioni riguardante lanci di nuovi modelli per il prossimo anno, tanto che nel 2015 il mercato dei televisori potrebbe tornare ad essere protagonista.

Sia chiaro lo strapotere di smartphone e tablet non verrà intaccato, saranno ancora loro a dominare il mercato dell’elettronica, ma anche i televisori faranno la loro parte. «A crescere saranno soprattutto i televisori con grandi polliciaggi — spiega Paolo Locatelli direttore commerciale di Lg Italia — e i modelli senza cornice convinceranno chi acquista a scegliere prodotti di questo tipo». Se prossimamente avete in mente di comprare un televisore, è il caso forse che incominciate a prendere dimestichezza con qualche sigla.

La scelta sarà tra televisori Ultra HD con schermi a 4K e tv con schermi OLED. Come riesce facile da capire l’ultra HD rappresenta la naturale evoluzione sia dell’Hd Ready (720p) che del Full HD (1080p), e la differenza sta principalmente nella maggiore presenza di pixel all’interno dello schermo. In pratica il passaggio da 1920x1080 (risoluzione full HD) a 2.840x2.160 consente all’utente di catturare un dettaglio notevolmente superiore, specialmente nelle immagini con sequenze panoramiche dove si colgono gli elementi nel particolare. La definizione 4K (che sta per 4kilo) indica in maniera approssimativa la presenza di quattromila pixel orizzontali di risoluzione. Apparecchi di questo tipo consentiranno a chi guarda una visione delle immagini a distanza minore dall’apparecchio (come dimostra l’immagine seguente pubblicata sul sito del Wall Street Journal), considerato che in questo modo c’è la possibilità di catturare meglio il dettaglio.

La vera novità sembrano però essere le televisioni OLED (acronimo di Organic Light Emitting Diode), una tecnologia che consente di realizzare degli schermi a colori estremamente sottili che si autoilluminano. Anche se la denominazione sembra del tutto simile, a differenza dei dispositivi a Led, gli Oled sembra garantiscano maggiore razionalizzazione ed efficienza energetica, perché si basano sul principio che la luce viene generata per ogni singolo pixel. Se ad esempio un pixel è di colore nero, non consumerà nulla perché spento. «Puntiamo molto su queste tipologie di dispositivi — afferma Locatelli — anche perché al momento siamo gli unici produttori al mondo, e puntiamo a mettere sul mercato dei televisori con tecnologie totalmente nuove».

Tra l’altro circola in queste ore la notizia secondo cui Lg avrebbe annunciato l’incremento della produzione di pannelli OLED di oltre 25mila unità nei nuovi stabilimenti in Corea del Sud. Si tratterebbe di pannelli di ottava generazione, di dimensione 2.200x2.500 mm, con cui produrre display da 55, 65 e 77 pollici. Chi si aspettava una risposta da parte di Samsung resterà deluso: nei giorni scorsi infatti i vertici aziendali hanno confermato che non ci sarà nessun rilascio di nuovi televisori OLED per il 2015, e che si punterà tutto su modelli Ultra HD con pannelli di tipo LCD.  

 

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