COME VIVERE IL NATALE? TRA CONSUMISMO E REGALI SI CONSIGLIA DI RISCOPRIRE LA FAMIGLIA SENZA DIMENTICARE LE TRADIZIONI

26.11.2014 17:17

A CURA DI ANTONIO FARACCA

 

Papa Francesco nella XXI Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha affermato: “la famiglia è il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana. E’ fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile, più debole. Si potrebbe dire, senza esagerare, che la famiglia è il motore del mondo e della storia”. Il Natale, ormai alle porte, arriva con la sua magica atmosfera dove la famiglia è protagonista.

Il Natale con i suoi colori, i profumi e le dolci atmosfere rievocano le tradizioni che vuole la famiglia riunita a festeggiare insieme con gioia e armonia. Il Natale napoletano è caratterizzato dal presepe, dal gioco della tombola, dalle novene dei zampognari, da almeno una visione della commedia “Natale in casa Cupiello” ma soprattutto non si può rinunciare al tradizionale menu natalizio. 

La tavola come abbiamo detto caratterizza le festività ma occorre anche fare una mise en place a tema con ghirlanda composta da pigne, rametti di Ilex con bacche (agrifoglio), arance, rami di Abies, decorata con candele e varie decorazioni natalizie. Molto spettacolare è la frutta brinata. Per realizzarla occorrono frutti come mele e pere e magari un grappolo d'uva. 

A questo punto potete passare i frutti nel bianco dell'uovo non sbattuto, poi cospargeteli di zucchero: per facilitare questi due passaggi potete infilare al centro del frutto uno stecchino in legno da spiedini, che vi consentirà di impugnarlo meglio.

Ora non vi resta che ruotare il frutto mentre spargete lo zucchero (sopra una terrina, per raccogliere l'eccesso). Fate asciugare, lo zucchero sembrerà davvero brina. Componete un centrotavola in una terrina bassa o cestino, alternando alla frutta brinata alcune foglie grandi e lucide (lauro, magnolia) e altre decorazioni a vostra scelta che sappiano evocare la magia del Natale: pigne, stelle di natale, agrumi interi e bacche rosse (fonte: Barilla).

La durata della frutta brinata è di qualche giorno e, naturalmente, si tratta di frutta commestibile.

Parlando del menu delle feste non posso che menzionarvi Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, pubblicò nel 1837 la Cucina teorico-pratica e la vera Cucina Casareccia, cioè tutti i pranzi di uso nella Bella Napoli durante i giorni di festa.

Nel volume si può leggere "… per la Vigilia de lo Santo Natale ce vonne Vruoccoli zuffritti co l'alice salate, vermicielli co la mollica de pane e vongolelle, o pure zuffritti co l'alice salate, anguille fritte, ragoste vollute co la sauza de zuco de limone, e uoglio. E pure na cassuola de calamarielli”.

Tra i piatti di pesce l’anguilla viva alla Vigilia di Natale non può mancare, l’odore del suo fritto è inconfondibile. Come non può mancare il musillo in bianco, alto e quasi perlaceo, che come diceva un illustre guappo napoletano si deve “sfogliare cumme ‘a nu mazzo ‘e carte” .

Con un cestino di ciociole, a Napoli, si completa la cena della vigilia, ossia sgranocchiando tutta la frutta secca: noci, nocciole, mandorle, fichi secchi, castagne del prete, datteri e prugne».

I dolci tipici della tradizione completano il pranzo accompagnati da un ottimo after dinner consigliato e ideato per l’occasione dal Barman dei record Ettore Diana protagonista nel mese di novembre a New York per presentare e proporre ricette con il caffè napoletano e il cioccolato.

Lucia

3 cl di Grappa al cioccolato fondente

2 cl di Caffè espresso con zenzero pestato.

3 cl di Grappa al cioccolato bianco

2 cl di Panna semi montata

Decorare con scaglie di coccolata fondente.

Questo è il vero Natale che coniuga la tradizione, i valori veri della famiglia che la routine quotidiana influenzata dalla globalizzazione ha quasi cancellato, il fermarsi a parlare e ridere intorno alla tavola senza l’assillo della fretta ritrovando quel dialogo che oggi manca.  E’ tradizione, anche, festeggiare la Vigilia di Natale scambiandosi i regali alla mezzanotte. Mi direte che il Natale è una festa consumistica, è vero, ma questa festività quasi come per magia ti regala armonia ed  i suoi colori sono unici rendendo il nostro animo  sereno e gioioso.

Ettore Diana: https://craveitnyc.com/coffee-legend-ettore-diana-consults-w-crave-it-ny-daily-news/

 

 

 

 

 

 

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