Aspiranti architetti pronti a presentare le loro idee sul nuovo ruolo delle abitazioni. Presentata la quarta edizione del concorso AAA architetticercasi per giovani under 32
19.11.2015 12:44Quattro aree di lavoro, 14.000 euro ciascuna, per un totale di 56.000 euro per architetti e ingegneri under 32. È stata presentata oggi a Roma la quarta edizione del concorso AAA architetticercasi, il concorso di architettura per giovani progettisti ideato e promosso da Federabitazione - Confcooperative, come occasione per scoprire giovani talenti e per diffondere la cultura dell'abitare cooperativo. Numerose e significative le novità dell'edizione 2015, patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che vede accanto a Federabitazione - Confcooperative, Fondosviluppo, il Fondo Mutualistico per la Promozione e lo Sviluppo della Cooperazione di Confcooperative. AAA architetticercasi 2015, alla cui presentazione è intervenuto tra gli altri il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, si rivolge, dunque, ad architetti ancora più giovani e allarga a tutto il territorio nazionale l'area di lavoro del bando, ampliando anche i temi di riflessione e discussione.
Per la prima volta AAA architetticercasi lancia la propria sfida a una fascia ancora più giovane di progettisti (architetti e ingegneri), gli under 32. Il bando di concorso si articolerà inoltre in quattro diverse aree di lavoro in altrettante città sul territorio nazionale: Cernusco sul Naviglio (MI), Pescara, Bari e Catania. Ciascuna di queste aree, espressione di esigenze e problematiche territoriali, offre l'occasione di riflettere su uno o più temi di interesse rispetto al ruolo dell'abitare cooperativo e allo stesso tempo dell'abitare urbano, rilanciando le sfide delle trasformazioni in atto nella città, nella società e nella professione. I giovani che raccoglieranno la sfida del concorso si cimenteranno quindi su temi fondamentali nella definizione delle nuove forme dell'abitare: rigenerazione urbana, riqualificazione del patrimonio edilizio, riscoperta dei territori metropolitani, dei centri minori e della città diffusa, e, ancora di una dimensione di residenzialità ''produttiva'', capace cioè di generare servizi e dinamiche sociali ed economiche virtuose per il territorio, come caratteristico dell'abitare cooperativo.
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