AL TROVO-LAVORO SI AGGIUNGE ANCHE IL CERCO-CASA. ARRIVA IL PIANO DEI MUTUI AGEVOLATI VARATO DAL GOVERNO LETTA

02.09.2013 16:16

Dovrebbe produrre una crescita del 3-5% del mercato immobiliare, circa due miliardi sui 70 di valore complessivo, il piano per la casa varato mercoledì sera dal governo Letta. La stima di Nomisma getta acqua sul fuoco dell'entusiasmo: «Non è abbastanza, non ci sono le basi per la ripartenza», spiega il responsabile dell'Osservatorio immobiliare Luca Dondi, che però ammette: «Il piano può irrobustire un settore in caduta». 
I riflettori sono puntati soprattutto sulle potenzialità della fetta più grossa del decreto, i due miliardi messi da Cassa depositi e prestiti per l'erogazione di nuovi mutui per l'acquisto dell'abitazione principale, per la riqualificazione energetica e le ristrutturazioni.

Solo nell'ultimo anno i mutui sono crollati del 50%. L'incertezza dei redditi e la mancanza di liquidità delle banche hanno dimezzato la quantità di denaro prestata per l'acquisto di una casa: dai 55 miliardi del 2011 ai 26 del 2012. Ora gli istituti di credito potranno contare su maggiore liquidità, sia fornita direttamente da Cdp, che acquisita attraverso obbligazioni bancarie garantite sempre dalla Cassa.
Ma chi sarà ammesso a questi mutui? Purtroppo questo passaggio non è ancora stato definito: solo dopo la firma del decreto, e la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale, l'Abi (Associazione bancaria italiana) e la Cassa depositi e prestiti potranno procedere a stilare una convenzione per fissare i requisiti. «È la prima operazione di questo genere in Italia, non abbiamo riferimenti dal passato», spiegano dall'Abi. E quindi per individuare la platea bisognerà aspettare almeno un mese. 

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