"CHE CONFUSIONE...SARA' PERCHE' TI AMO...NO, SARA' IL DIGTALE!!! ARRIVA LA PROPOSTA DI ADICONSUM

11.01.2010 12:53

All'inizio degli anni '80 i Ricchi e Poveri cantavano più o meno così :'Che confusione, sarà perchè ti amo...', ma questa volta l'amore non c'entra nulla, la confusione dipende dal Digitale Terrestre, quella confusione  nella quale ci siamo imbattuti appena abbiamo acceso per la prima volta il ricevitore oppure lo schermo piatto con digitale incorporato. E le espressioni sono state più o meno le stesse. 'Dove è finito Tele.....???. e Canale....??non riesco a vederlo più!!! Poi abbiamo sentito qualche amico ed abbiamo chiesto:'Per caso sai dove si trova Tv....???' Oppure 'sei riuscito a sintonizzare Tele.....???'. Insomma l'arrivo del Digitale Terrestre ci ha fatto ritrovare in una vera e propria Torre di Babele, soprattutto con le emittenti locali e regionali che si sono ritrovate come zattere in mezzo al mare a vantaggio dei colossi Rai e Mediaset che risultano facilmente individuabili e rimangono i più seguiti. Qualcuno però ha pensato di alzare la voce a favore dei grandi sacrifici che stanno facendo i giovani editori o meglio le emittenti storiche che raccontano ogni giorno il territorio cittadino e regionale ed anche a favore dei telespettatori confusi. L'Adiconsum in rappresentanza del CNCU ed il Comitato Radio TV Locali (CRTL), hanno presentato all'AGCOM una proposta congiunta in merito alla questione dell'ordinamento automatico dei programmi (Logical Channel Number - LCN) nella piattaforma televisiva digitale-terrestre, attualmente in discussione presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che ha aperto un'apposita istruttoria.
Il documento suggerisce al Garante una proposta di ordinamento a salvaguardia dell'utenza che attualmente non è in grado di ricercare, o, quanto meno, di ritrovare facilmente, i programmi e le emittenti locali da un ingiusto confinamento a posizioni remote sul telecomando rispetto ai nuovi canali nazionali.
Per Adiconsum, l'ordinamento automatico dei canali deve essere al servizio del consumatore e deve facilitare l'accesso alla tv digitale. Attualmente, a causa dei numerosi conflitti che vedono più canali sulla stessa numerazione e dall'assenza di controlli, esso provoca un ulteriore costo per l'intervento di un antennista. Nelle aree già passate al digitale, non si trovano più i canali che si era abituati La proposta avanzata all'Agcom si basa su due fondamentali principi: eliminazione dei conflitti e rispetto delle abitudini dei consumatori'.
Per CRTL, la proposta di DGTVi sull'LCN crea un ingiusto vantaggio per le vecchie e nuove tv nazionali e per qualche tv locale.
Il documento inviato all'Agcom prevede di riprodurre nel primo blocco di numeri (1-99) della piattaforma digitale l'ordinamento già presente nell'ambiente analogico, riproducendo, il più fedelmente possibile, la posizione sul telecomando dei vari canali ricevuti in tecnica analogica, ponendo quindi nei primi numeri i canali nazionali e nei successivi i canali delle tv locali nell'ordine della popolazione servita con le frequenze analogiche utilizzate. L'ordinamento deve comunque, rispettare criteri equi, trasparenti e non discriminatori (tale non è certamente il criterio di cui si discute e che fa riferimento alle graduatorie CORECOM per l'erogazione di contributi pubblici alle emittenti, graduatorie formate secondo criteri che non hanno alcun nesso con il grado di affezione dell'utenza all'emittente). Inoltre di introdurre la numerazione a 3 cifre (dalla posizione 100 in poi) per tutti i rimanenti canali, introducendo la tematicità e valorizzando i nuovi canali trasmessi solo in tecnica digitale.
L'eliminazione di qualsiasi conflitto, tranne che per medesimi canali trasmessi in alta definizione. Garantire l'uniformità dei criteri di ordinamento, compatibilmente alle singole caratteristiche tecniche, a tutte le piattaforme trasmissive in considerazione del livello di diffusione di dette piattaforme verso l'utenza; con tale accorgimento i canali trasmessi su più piattaforme possono essere facilmente trovati dall'utente, perché ordinati con il medesimo numero, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, nel rispetto della neutralità tecnologica.

 

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