UN NUOVO ANNO SCOLASTICO E' INIZIATO CON I PROBLEMI DI SEMPRE. UNO SGUARDO AGLI ISTITUTI PROFESSIONALI ALBERGHIERI

27.09.2013 10:59

a cura di Antonio Faracca

La scuola è il futuro della società e non dovrebbe essere interessata dalla spending review.  Da un paio di anni la scuola italiana vive un periodo difficile,  i tagli che si sono susseguiti hanno indebolito il percorso didattico formativo.

Gli Istituti Professionali Alberghieri con la nuova riforma si chiamano Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e l'Ospitalita' Alberghiera (I.P.S.S.E.O.A.) con una notevole riduzione delle ore di esercitazione pratica in contraddizione con le linee guide della nuova riforma che indica il laboratorio come metodologia di apprendimento.

Il laboratorio, continua la premessa delle linee guida, è concepito, nei nuovi ordinamenti dell’istruzione professionale, non solo come il luogo nel quale gli studenti mettono in pratica quanto hanno appreso a livello teorico attraverso la sperimentazione di protocolli standardizzati, tipici delle discipline scientifiche, ma soprattutto come una metodologia didattica che coinvolge tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento e consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”, dando forza all’idea che la scuola è il posto in cui si “impara ad imparare” per tutta la vita. Il lavoro in laboratorio e le attività ad esso connesse sono particolarmente importanti perché consentono di attivare processi didattici in cui gli allievi diventano protagonisti e superano l’atteggiamento di passività e di estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento di fronte alle lezioni frontali. La realtà è ben diversa, aule pollaio e ore di laboratorio ridotte.

I giovani hanno bisogno di una scuola che sappia dare loro una preparazione culturale e tecnica in linea con gli altri paesi Europei. Il disagio giovanile e anche questo. Occorre investire nella scuola rendendola luogo di aggregazione, recupero delle devianze giovanile, luogo di formazione e cultura, una scuola aperta al territorio, edifici scolastici a norma e accoglienti che rendono piacevole lo studio. Oggi la scuola non ha una sua identità ben precisa, è una continua precarietà, dove tutto è affidato alla volontà del dirigente scolastico, ai docenti e al personale tutto che con abnegazione cerca di affrontare i disagi a tutela dei discenti che hanno il diritto di essere rispettati e accolti in una vera scuola. Va inoltre ricordato che gli Istituti Professionali Alberghieri di Stato dovrebbero essere delle scuole albergo dove l’allievo dal primo anno di frequenza deve trovare tutte quelle caratteristiche tipiche di una struttura ricettiva. Invece la realtà è ben diversa, strutture fatiscenti e non corrispondenti alla tipicità alberghiera.

Dai risultati delle iscrizioni alle prime classi degli istituti superiori pubblicati dall’ufficio stampa del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca si evince quanto segue.

Gli istituti professionali, di là delle percentuali di scelta verso i percorsi di formazione professionale organizzati dalle regioni, hanno complessivamente raccolto il 19,6% delle preferenze degli studenti. Di questi, il 13,2 ha optato per il settore “Industria e Artigianato”, mentre il 4,9% il settore “Servizi”. Nello specifico, l’indirizzo con la percentuale di scelta più alta è “Enogastronomia, ospitalità alberghiera” (9%). Ed è proprio questo indirizzo a distinguersi nelle scelte effettuate dagli studenti di alcune regioni del Sud, quali Campania, Puglia e Sicilia. In queste, infatti, il dato registrato dagli Istituti Professionali è in controtendenza rispetto alla percentuale nazionale, sostenuto proprio dalle scelte verso l’indirizzo “Enogastronomia, ospitalità alberghiera”. In Campania, ad esempio, dove i professionali raggiungono il 21,1%, questo indirizzo è stato scelto dal 12% degli studenti. In Puglia, con i professionali al 22,2%, l’indirizzo in questione ha raccolto il 9,7% delle preferenze. Bene anche in Sicilia, dove il 21% degli istituti professionali può contare su un 12,3% delle scelte verso “Enogastronomia, ospitalità alberghiera”.

Da questi dati è chiaro che i ragazzi preferiscono una scuola finita che ti permette di entrare da subito nel mondo del lavoro. La scuola Alberghiera è una realtà, Signor Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, occorre una riforma mirata alla crescita formativa del Sapere e del Saper Fare in linea con le direttive Europee.

 

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