UN MILIARDO E MEZZO DI EURO. SONO FONDI EUROPEI CHE NEL 2014 POSSONO ESSERE DESTINATI A 900 MILA GIOVANI SENZA LAVORO

16.12.2013 10:48

Qualcosa si muove a livello europeo per fronteggiare la crisi occupazionale. Il Piano italiano è quello di utilizzare 1,5 miliardi dei fondi dell’Unione Europea e destinarli a contratti e stage per 900 mila giovani.

La cosiddetta Youth guarantee, garanzia per i giovani, è una delle poche carte che il governo può giocare subito contro una disoccupazione giovanile che ormai supera il 40%. Il piano  sta per essere inviato a Bruxelles. In teoria si parte il primo gennaio, ma governo e Regioni devono ancora sciogliere gli ultimi nodi. L’obiettivo è evitare che il tutto si riduca al solito giochino burocratico che abbiamo visto tante volte: un rimborso in cambio di un timbro, qualche zero virgola temporaneo sulle statistiche, e poi tutto come prima. Facile da dire, ma solo da dire.

Sul tavolo c’è un miliardo e mezzo di euro, più di due terzi arrivano da Bruxelles, il resto dall’Italia come cofinanziamento. Dovrà essere utilizzato per offrire ai giovani che non vanno a scuola e non hanno un impiego un contratto di lavoro (nella migliore delle ipotesi) oppure uno stage, un progetto con il servizio civile o ancora un programma di proseguimento degli studi. Il tutto per tenerli legati a un mondo del lavoro sempre meno accessibile, per sfoltire le file di quella che rischia di diventare una generazione perduta.

Il governo ha deciso di concentrare l’intervento sulla fascia d’età fra i 15 e i 24 anni, rimandando la possibilità di estenderlo fino a 29 anni. Ma anche così i numeri sono altissimi: tra chi cerca lavoro e chi ha interrotto gli studi prima del tempo superiamo quota 900 mila. Un terzo solo fra Sicilia e Campania.

 

Circa un terzo delle risorse, poco meno di 500 milioni, sarà utilizzato per le assunzioni, con un bonus che si aggiungerà al taglio dei contributi introdotto pochimesi fa per le assunzioni dei giovani fino a 29 anni. Un’altra fetta importante (intorno ai 200 milioni) sarà riservata ai contratti di apprendistato, sempre sotto forma di sconto contributivo. Ci sarà poi un bando specifico per il servizio civile, sempre intorno ai 200 milioni, mentre altri 100 milioni andranno a stage e tirocini, con uno «stipendio» minimo di 500 euro al mese.

Ad aver accesso agli appositi sportelli (youth corner) creati per il primo contatto con i centri per l’impiego saranno i giovani iscritti nelle liste di disoccupazione o registrati al portale «cliclavoro». Ma basterà la campagna di comunicazione che partirà nei prossimi giorni per «avvertire» quasi un milione di ragazzi? 

 

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