IN UN FILM PRODOTTO E REALIZZATO A NAPOLI L’ANONIMA E INCERTA REALTA’ DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI

20.03.2014 16:00

Il film “Le stanze aperte” realizzato dalle associazioni culturali “V.E.D.” e “Baruffa film” di Maurizio e Francesco Giordano apre un dibattito-confronto che si terrà  a NAPOLI Palazzo Il GRENOBLE in via Crispi, 86 VENERDI’ 21 MARZO 2014 alle ore 18 promosso dall’ INSTITUT FRANÇAIS all’interno del programma culturale  voluto dal Console francese a Napoli Christian Thimonier.

La discussione affronterà tematiche legate alle condizioni dell’internamento detentivo grazie alla presenza di magistrati, psichiatri e cineasti francesi e italiani.

Il film è nato in concomitanza con la chiusura per legge degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani fissata per il 2013 e che, a tutt’oggi, languono in una situazione di gravissimo stallo nel processo di dismissione di tali strutture.

Proiettato in anteprima nella stessa struttura detentiva di Secondigliano, il film secondo le intenzioni degli autori ha fatto il giro di numerosi circoli e cineclub,  partenopei e non, ed è riuscito finora nell’intento di costringere lo spettatore ad immedesimarsi in una realtà altra, fargli vivere esperienze altrimenti improponibili,  seguire la cinepresa in contesti che non vogliono dimostrare ma mostrare, che non intendono aggiungere, ma piuttosto  togliere pregiudizi e falsa informazione.  Girato all’interno del carcere di Secondigliano, nella vecchia struttura di S. Eframo e in set esterno,  tra l’onirico e il documentario “Le Stanze Aperte” è il viaggio alla ricerca dell’identità o della libertà reale e interiore, tra abbandoni e solitudine, fino alla volontà precisa di uscire da se stessi pur non sapendo come o quando.

E’ il cammino in compagnia di storie e di personaggi veri incontrati tra gli internati, i detenuti e il personale in servizio presso l’O.P.G. di Secondigliano che hanno scelto di raccontarsi insieme ai versi di Merini e Shakespeare, del Libro della Genesi e delle musiche di Vivaldi. I tanti temi allegati al soggetto del film sono stati  messi in risalto attraverso il personaggio del Maestro, straordinariamente interpretato da Vincenzo Merolla, unico attore professionista.

Un docu-film che ha dimostrato il valore del “video d’equipe”, un’innovazione di settore sperimentata dall’Associazione V.E.D.  per  produzioni cinematografiche.

Per la regia di Maurizio e Francesco Giordano che hanno scritto la sceneggiatura con Giuliana del Pozzo, ha ricevuto il Premio Parole Immagini Suoni “Squarciare i Silenzi”"per avere squarciato il velo di oblio intorno agli ospedali psichiatrici giudiziari, non-luogo dimenticato nel complice silenzio collettivo" è sospeso così come la decisione da parte dei Ministeri della Salute e della Giustizia e delle Regioni al fine di garantire “buone dismissioni”  con percorsi di inclusione sociale, l’attuazione di “progetti casa” e “progetti lavoro” individualizzati, anche per quanti saranno restituiti alla loro comunità.

E tuttavia si chiedono i fratelli Giordano, dove finiranno, quale sarà la vita di questi internati una volta usciti dagli Ospedali psichiatrici giudiziari?

Interverranno:

ALEX ZANOTELLI, missionario comboniano, EMILIO LUPO, psichiatra, gli autori e registi MAURIZIO GIORDANO, FRANCESCO GIORDANO, GIULIANA DEL POZZO, l'attore protagonista VINCENZO MEROLLA, FRA'SERENO DELLA SALLE cappellano dell'O.P.G. di Napoli, il direttore dell’O.PG. di Napoli - Centro Penitenziario di Secondigliano STEFANO MARTONE, il direttore sanitario  dell’ O.PG. di Napoli MICHELE PENNINO.

Previsti interventi del pubblico e degli invitati tra i quali  il regista LAMBERTO LAMBERTINI e il magistrato RAFFAELE CANTONE

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