"ANCHE IL GRANDE FRATELLO FINIRA'". IL PRODUTTORE TV JHON DE MOL DICE CHE I FORMAT NASCONO E MUOIONO. MA SONO FENOMENI UMANI OPPURE IDEE?
28.03.2011 11:24"Penso non ci sia nessun format al mondo che resiste per sempre. Quelli molto buoni rimangono a lungo, poi chiudono e infine ripartono. Un giorno chiuderanno 'Grande Fratello' e magari, qualche anno dopo averlo fermato, tornera'". E’ questa una delle dichiarazioni che il piu' celebre autore e produttore televisivo olandese John De Mol, nonché inventore del famoso reality, ha rilasciato in un'intervista al 'Corriere della Sera'. Ed ha approfittato del colloquio con il prestigioso quotidiano italiano per spiegare anche l'enorme successo della sua ultima invenzione, il talent 'The Voice', che in Olanda ha sbancato l'Auditel, ottenendo il 40% di share in una rete che registrava in media il 15%.
Pur rispettando le sue idee, mi sento di contraddire De Mol su questo strano processo di nascita e morte, di chiusura e riapertura dei format tv. Potrebbe starci tutto se consideriamo i programmi televisivi come dei veri e propri fenomeni umani. Non sono astratti, né sono gestiti ed organizzati da fantasmi, ci sono macchine e persone dietro ogni trasmissione, ma il format nasce anche grazie ad un’idea, e sono le idee che vanno avanti e resistono, se sono giuste e vincenti. "Gli uomini passano, le idee restano" diceva il giudice Giovanni Falcone paragonando la mafia ad un semplice fenomeno umano che, come tutti i fenomeni umani, ha un inizio ed una fine. Ma sulle idee ci ritornano spesso grandi personaggi ed artisti, l’ultimo in ordine di tempo il poeta-cantante Roberto Vecchioni che, nel suo ultimo successo di Sanremo canta: ”Le idee sono come farfalle non puoi togliergli le ali, le idee sono come le stelle non possono spegnerle i temporali…”. Forse i paragoni mi hanno fatto rischiare qualche volo pindarico che mi ha allontanato dall’argomento format, ma spero di aver fatto comprendere che è necessario far alzare il livello dei contenuti e solo così possiamo parlare di format che non muoiono mai. Le produzioni finiscono perché costrette ad adeguarsi al cambiamento dei tempi della nostra tv, ma saranno ricordate negli anni a seguire come libri di storia o personaggi che hanno segnato un'epopca ed hanno parlato alla gente. Tra queste non rientra certo il Grande Fratello che a parere di molti esperti avrebbe dovuto chiudere i battenti già qualche anno fa sia i modelli diseducativi che ha mostrato alle nuove generazioni sia per il carattere esclusivamente commerciale che ha assunto.
Intanto John De Mol si gode il successo di “The Voice”, un programma che si appresta a sbarcare sulle tv di tutto il mondo, Italia compresa e sarebbe l’ennesima importazione dall’estero, purtroppo!!! In Usa e' gia' arrivato e' 'gli allenatori' dei giovani talenti sono stelle del calibro di Cristina Aguilera, Adam Levine dei Maroon 5, Cee Lo Green e Blake Shelton.
Il successo di 'The Voice' e' legato ad alcune fondamentali innovazioni per il genere talent: la principale e' la scelta dei concorrenti ad opera di note pop star che avviene senza poter guardare gli aspiranti cantanti (i giudici danno le spalle al palco') ma solo appunto attraverso l'ascolto della voce. "Si cerca la voce migliore. Non conta l'apparenza di chi canta. Se sono alti, bassi, magri, grassi, brutti, belli. L'idea di 'The Voice' -spiega De Mol- e' : non guardare, ascolta. Interessante che avvenga in un programma tv. Gli spettatori vedono. Gli allenatori no. Magari sul palco c'e' una bella ragazza e da casa dicono: giratevi, giratevi". In Italia ancora non si sa chi se lo aggiudichera' e quando ma De Mol e' sicuro che funzionera' anche qui: "So che andra' bene in Italia".
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