ANCHE L'INVIDIA E I PETTEGOLEZZI POSSONO UCCIDERE LE PERSONE. PAPA FRANCESCO LANCIA UN MONITO ALL'UMANITA' DURANTE LA PRIMA OMELIA DOPO LA PAUSA ESTIVA

02.09.2013 16:44

"Gelosia ed invidia", con il loro seguito di pettegolezzi, non sono solo sentimenti antichi, ma si ripropongono "ogni giorno nel nostro cuore e nelle nostre comunita'". E' quanto sottolinea Papa Francesco -riprendendo dopo la pausa estiva la celebrazione della messa mattutina nella cappella della domus Santa Marta in Vaticano- avvertendo che "una comunita', una famiglia, viene distrutta per l'invidia che semina il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell'altro e cosi' si distrugga".
Ammonisce il Papa: "Mai uccidere il prossimo con la nostra lingua. Perche' sia pace in una comunita', in una famiglia, in un paese, nel mondo, dobbiamo essere con il Signore e dov'e' il Signore non c'e'invidia, non c'e' la criminalita', non c'e' l'odio, non ci sono le gelosie ma c'e' fratellanza".
Francesco stigmatizza consolidate abitudini in base alle quali "il primo giorno si parla bene di chi viene da noi, il secondo non tanto, il terzo si incomincia a spettegolare e poi si finisce spellandolo" e accusa: "Quelli che in una comunita' fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunita', vogliono uccidere", ricordando il versetto dell'apostolo Giovanni dove dice "'Quello che odia nel suo cuore suo fratello e' un omicida'. Noi siamo abituati alle chiacchiere e ai pettegolezzi ma -lamenta il Papa -quante volte le nostre comunita' e anche la nostra famiglia sono un inferno, dove si gestisce questa criminalita' di uccidere il fratello e la sorella con la lingua

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